Stagione terminata e polverone mediatico in atto in casa Milan con l’addio di Maldini e, prossimamente, di Massara, che fanno molto discutere e faranno discutere ancora per molto.
I tifosi sembrano essersi schierati tutti dalla parte dell’ex dirigente e bandiera rossonera, reo secondo Cardinale di aver completamente floppato la campagna acquisti della scorsa estate, comprando giocatori rivelatisi non all’altezza del palcoscenico di San Siro.
A proposito di San Siro, nelle ultime ore è tornato in auge il tema stadio, con i rossoneri e la proprietà americana che vorrebbero abbandonare il Meazza per avere uno stadio di proprietà e completare anche fuori dal campo la rincorsa alle grandi d’Europa.
In particolare, secondo quanto raccolto dalla Gazzetta dello Sport, Il Milan ha escluso tempo fa l’ipotesi nuovo San Siro, perciò si cambierà.
Nuovo stadio Milan: due ipotesi al vaglio!
Queste le parole del giornale sulle due ipotesi che sembrerebbero essere presenti sul tavolo dei diretti interessati: “L’ipotesi Rozzano, nell’area di proprietà Cabassi valutata anche dall’Inter, è in seconda fila, decisamente staccata. Le due aree “finaliste” sono San Donato e Sesto San Giovanni. Il Milan probabilmente lascerà la città, abbandonerà Milano per giocare nell’hinterland. In fondo, sono due soluzioni vicinissime, quasi inglobate nella città, raggiungibili in 15-20 minuti di metropolitana“.
“Il Milan sta ancora raccogliendo informazioni su entrambe ed è chiaramente in corso una trattativa a tutti i livelli, su due tavoli. Il prezzo dell’area e i costi relativi saranno una delle grandi variabili che determineranno la scelta. Prima di capire chi è favorito e perché, due parole sui tempi. Il Milan vuole decidere in fretta, se possibile entro uno-due mesi. Anzi, ha già posticipato la decisione. L’idea è di cominciare i lavori tra un paio d’anni – la fase progettuale è molto lunga – e giocare la prima partita nella stagione 2028-29, la migliore ipotesi possibile. Più probabile che invece si slitti al 2029-30, per i 130 anni del club.“