Leao dal ritiro del Portogallo: “Voglio fare la storia del Milan”, poi il retroscena sul rinnovo

Dopo l’ufficializzazione del rinnovo con il Milan, Rafael Leao è tornato a parlare del prolungamento di contratto con i rossoneri, direttamente dal ritiro del Portogallo.

Dopo lunghi mesi di tira e molla, la telenovela Leao-Milan si è conclusa con il lieto fine. La storia con Diavolo è destinata a proseguire fino al 2028.

Il portoghese, prossimo al cambiamento di numero sulla maglia (dalla prossima stagione dovrebbe vestire la 10, sarà il punto di partenza da cui costruire il nuovo Milan, dopo settimane di burrasca. Terminata la stagione con il club rossonero, il classe ’99  è ora focalizzato sulla Nazionale lusitana per gli impegni contro Bosnia Erzegovina ed Islanda.

Milan, senti Leao: parole al miele dal Portogallo

In vista dei due match valevoli per le qualificazioni a Euro 2024, il portoghese è tornato a parlare del prolungamento di contratto con il Milan. Di seguito quanto dichiarato in conferenza stampa:

“La decisione era già stata presa, ho detto ai dirigenti che era quello che volevo. Quando sono arrivato al Milan la società mi ha sostenuto in maniera incredibile, non ho pensato a nessun altro club o ad andarmene, voglio fare la storia al Milan

Talvolta le prestazioni di Leao con la selezione lusitana non si rivelano all’altezza di quanto sfoggiato con la maglia rossonera. Critiche cui l’attaccante ha risposto come di seguito:

“Non c’è motivo. Quando arrivo qui non penso a questo, ma solo a dare il massimo. Non penso a fare il titolare o la panchina, cerco di sfruttare al massimo e migliorare, sarò contento, ma la cosa più importante è rappresentare la Nazionale”.

Nell’annata appena conclusa il Diavolo si è trovato ad un passo dal sogno di giocarsi la finale di Champions League, ambizione spezzata nel doppio confronto vinto dall’Inter in semifinale. In caso di accesso all’atto conclusivo, Leao si sarebbe trovato contro due compagni di Nazionale, Ruben Dias Bernardo Silva. Una volta giunto in ritiro, il classe ’99 ha colto l’occasione per accogliere i freschi campioni d’Europa con il Manchester City:

“Quando sono sceso negli spogliatoi stavo parlando con Rúben Dias della partita e poi è arrivato Bernardo Silva. È stato un peccato non essere arrivato in finale ma ero felice per loro. Entrambi mi aiutano molto”.

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