Le parole di George Weah alla Gazzetta dello Sport. Il liberiano è stato pallone d’oro nel 1995.
Weah ha parlato di diversi argomenti, tra cui il recente licenziamento di Paolo Maldini e la morte dell’ex-presidente, Silvio Berlusconi, che ha scritto la storia del Milan.
Le parole di Weah
“Sa chi ha sempre creduto in me? Silvio Berlusconi: diceva che sarei stato un grande presidente per il mio paese. Sono molto rattristato dalla sua morte. Lui per me non è mai stato soltanto il presidente del Milan o il presidente del Consiglio italiano. Ricordo che quando sono arrivato al Milan dalla Francia ho giocato nel trofeo Berlusconi e ho sbagliato un rigore. Cominciavano a criticare, ma lui disse: “Può capitare di sbagliare un rigore, non conta. George farà la storia con il Milan”. E abbiamo vinto il Pallone d’Oro”. Con queste parole Weah ci ha tenuto ad omaggiare Silvio Berlusconi, di recente passato a miglior vita.
“Paolo è un campione. L’ho sentito e glielo ho detto, “Paolo, non devi abbatterti, il lavoro è così, tutti i lavori hanno bisogno di risultati”. Il Milan si è fermato alla semifinale di Champions e ha dato motivo per mandarlo via. Ma il suo lavoro nel club è buono e non andrà distrutto. Ha visto quanto ha impiegato Guardiola a vincere la Champions League con il City? Eppure Guardiola è bravissimo. Ci vuole tempo, ma Paolo ha grandi capacità e avrà ancora successo anche come manager”, si è cosi espresso il liberiano sul licenziamento di Maldini.