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Tonali a sorpresa: “Non mi sono fatto raccontare dell’euroderby del 2003”, svelato il motivo!

L’attesa è quasi finita, domani andrà in scena il primo atto delle semifinali di Champions che metteranno di fronte Milan ed Inter in quelli che saranno due dei derby più importanti degli ultimi anni.

Alla vigilia di una partita così tanto importante, sono stati molti i protagonisti di ambo le squadre  che hanno rilasciato delle interviste per parlare dell’imminente partita e non solo.

Tra questi c’è anche Sandro Tonali che ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Prime dove ha parlato di molti aspetti e rivelato alcuni retroscena.

Tonali Milan Inter

Milan-Inter, le parole di Tonali

Il calciatore rossonero ha esordito parlando della semifinale e della persona a cui è più legato:

“Credo che sia il riassunto del percorso che abbiamo fatto insieme al mister in questi tre anni. Al derby ho pensato subito, perché era impossibile non pensarci. I tifosi ci hanno dato veramente una forza incredibile in questi anni. Tutte le settantacinque mila persona che entrano a San Siro danno tutto per la vittoria e tu devi fare felice i tuoi tifosi”.

“Mia nonna credo che sia la persona a cui sono più legato all’interno della mia famiglia. Sono cresciuto con lei, non ci posso passare molto tempo. Mi segue molto anche se non è amante del Milan. Però ama me e ho iniziato a farle amare anche il Milan”.

Sandro ha poi parlato di Mister Pioli e ha rivelato un aneddoto sul derby del 2003:

“Mio papà non me l’ha raccontato ma non me lo faccio raccontare prima della fine del ritorno. Poi magari ci sarà un momento dopo quest’estate per vederlo”.

“Il mister è una persona a cui devo tanto, mi ha aiutato nel momento più difficile. Avere una persona come lui è importante, ti fa sentire a proprio agio e ti vuole bene. Rischia delle volte per farti stare bene. Ci vuole un secondo per decidere di non riscattare un giocatore. Lui ha espresso il suo pensiero nei suoi confronti e il suo pensiero si è sentito”.

Il numero 8 rossonero ha poi chiuso parlando del suo ruolo e del cosa potrebbe fare in caso di finale:

“Non ho un ruolo fisso, non mi piace averlo. Sono a disposizione delle scelte che il mister fa per la squadra”.

“Fa un certo effetto che a distanza di sedici anni siamo in semifinale. Adesso che siamo qua bisogna dare il massimo. Magari puoi fare riascoltare questo audio ad un ragazzo fra vent’anni. Se arriviamo in finale niente, se vinci la finale magari qualcosa sì. I capelli non me li taglio, un altro tatuaggio può essere ma abbiamo tempo per pensarci”.

Andrea Mariotti

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redazione