In un’intervista concessa ai microfoni di Sky Sport DE, Malick Thiaw ha risposto ad alcune domande sulla sua prima stagione al Milan.
Su chi sia il suo punto di riferimento tra i suoi compagni di squadra:
“Ismael Bennacer. Sono arrivato in uno spogliatoio di campioni. Mi ha preso per mano perché ero silenzioso come lui“.
Sul suo ambientamento a Milano:
“Mi era venuto qualche dubbio, ma allo stesso tempo mi allenavo e lo staff mi parlava tantissimo, quindi credevano in me. Ho cercato di rimanere positivo. Nel tempo libero? Se esco, mi piace andare in zona Duomo, il simbolo della città. In realtà, però, spesso mi devono costringere a uscire di casa”.
Nella stessa intervista, Thiaw ha poi raccontato un particolare retroscena riguardante una videochiamata avuta con Maldini e Massara prima del suo approdo in rossonero:
“L’ho saputo poco prima dal mio agente. Ero agitato, ma Paolo è stato gentile e mi ha tranquillizzato. Mi aveva seguito da prima e quindi ero contento”.
Se dovesse scegliere i momenti più belli, ad oggi, della sua carriera:
“Le partite contro Torino, Tottenham e Monza: li la gente si è accorta di me e ho ricevuto tanti complimenti. La prestazione contro Harry Kane è stata di un livello altissimo“.
Sull’accesa concorrenza per una maglia da titolare:
“Ho imparato che qui devo mettermi alla prova in ogni singolo allenamento. Non basta giocare bene in una partita contro Harry Kane, ma poi devo fare bene anche contro Osimhen“.
Sull’emozione di poter giocare con un giocatore del calibro di Zlatan Ibrahimovic:
“Pazzesco. Ibra è Ibra. Sa essere una persona gentile, ma è estremamente sicura di se. L’allenamento cambia, appena partecipa lui. Se lo tratti con i guanti, non ti rispetta. Più sei duro, più ti rispetta“.