Furlani stupisce tutti sul nuovo stadio del Milan: “San Siro è un progetto aperto”

Il complicato momento del Milan rimbomba dopo la sconfitta con l’Inter nella semifinale d’andata di Champions League. Il 2-0 non preclude speranze di rimonta, anche se si è fatta veramente difficile. Inoltre manca il lato positivo extra campo, per cui il Milan continua digrignare i denti, considerata la situazione stadio.

Nuovo stadio, parla Furlani

Proprio sui temi extra calcistici ha parlato l’Amministratore Delegato del Milan, Giorgio Furlani. L’ad rossonero ha rilasciato una lunga intervista per The Athletic, toccando diversi temi scottanti.

Sul tema stadio:

Questo è un problema tutto italiano. In Spagna costruiscono stadi. In Francia costruiscono stadi. In Portogallo costruiscono stadi. In Turchia costruiscono stadi. L’Italia deve cercare di capire come fare per realizzare gli stadi. C’è una legge sugli stadi, ma non funziona. Ci sono diversi gruppi proprietari disposti a investire denaro. È denaro che entra nel Paese per lo sviluppo, le infrastrutture, la creazione di posti di lavoro, il PIL, il branding, ma il sistema non vuole questi soldi”.

Sui progetti per lo stadio:

 

“Si stanno valutando tutte le opzioni, compreso il vecchio San Siro, che è un progetto aperto. Non è morto“.

Curva Milan Inter
FOTO: Milan-Champions-League

Su Elliott e RedBird:

 

Elliott ha fatto quello che gli riesce meglio, cioè la fase di turnaround. RedBird è un investitore seriale nei media, nello sport e nell’intrattenimento. La convergenza di questi tre aspetti può portare il club a un livello superiore”.

Sui diritti tv:

“I diritti tv della Premier League sono tre volte superiori a quelli della Serie A. Il Milan viene superato dalle offerte di Bournemouth, Leeds, Brighton e Brentford. Il potere economico è alimentato dai diritti tv”.

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