Non va oltre il pareggio contro il Bologna il Milan di Stefano Pioli, che limita i danni in un campo apparso quest’anno difficile. La cornice del Dall’Ara ha spinto infatti i rossoblu di Thiago Motta all’ottimo pari contro i rossoneri, rosicchiando un punticino verso la corsa all’Europa.
Che non sarebbe stato il solito Milan lo si sapeva da molto, con Pioli che ha ufficialmente inserito la modalità “full immersion Champions” per i suoi uomini. I 10 volti nuovi rispetto alla sfida con il Napoli apparivano come una scelta necessaria in vista del ritorno europeo, ma tanti cambi sono la causa scatenante di troppi dubbi. Le due facce della sfida in Romagna narrano infatti di danni limitati contrapposti alla poca incisività di chi spesso va in panchina soprattutto per limiti propri.
Il turnover limita i danni, ora testa a Napoli Milan
Quella che doveva fungere da vetrina per le seconde leve della compagine si è tramutato nell’ennesimo stop stagionale per i rossoneri. Il ritorno in campo di Florenzi e Kalulu, il romanticismo dietro la scelta di Rebic capitano e i 90′ minuti di campo concessi a Vranckx hanno infatti lasciato tempo a se stessi.
Salvato da un “missile” di Pobega infatti, un Milan con la testa altrove non va oltre il pari a Bologna. Non uno dei migliori segnali in vista del ritorno di Champions, tramutatosi però in un punteggio tutto sommato positivo. Il Napoli non è infatti riuscito a scardinare la difesa del meno quotato Verona, con l‘Inter che addirittura crolla in casa sotto i colpi del Monza e di Caldirola.
Aver guadagnato una lunghezza dai cugini e l’arrivo al ritorno di Champions con lo stesso umore del Napoli rappresenta però una pagina positiva che a stento trova spazio fra le note stonate. La trasferta del Dall’Ara ha infatti evidenziato fin troppi difetti nonché impreparazione nel comparto delle riserve. Il tanto ricercato Vranckx non è riuscito a mettersi in risalto, Ballo-Touré conferma lo sproporzionato divario con Theo, di Adlì neanche l’ombra. Con Origi e De Ketelaere sempre più in bilico è inoltre inevitabile l’ingresso dei titolari. Servirà ben altro in Champions per limitare l’inferno ritrovato di Napoli.