Il mese di marzo per il Milan si è concluso nel peggiore dei modi: è stata ottenuta la qualificazione ai quarti di finale di Champions League, che mancava dalla stagione 2011-12, ma non è arrivata neanche una vittoria in 4 partite. Un ruolino di marcia pessimo per una squadra che ha cominciato il 2023 nel peggiore dei modi.
La sfida di ieri contro l’Udinese è stata l’ennesima disfatta in questa prima parte dell’anno in cui i rossoneri, almeno in campionato, hanno perso la propria identità. I friulani sono tornati a vincere alla Dacia Arena dopo l’ultimo successo dello scorso 18 settembre arrivato, sempre per 3-1, contro l’Inter. Nella serata di ieri ad essere criticata però non è stata solo la prestazione dei rossoneri ma anche quella dell’arbitro Doveri.
L’arbitro Doveri nella serata di ieri ha diretto per la prima volta il Milan quest’anno. Una prestazione non indimenticabile secondo il Corriere dello Sport che gli ha dato un 5.5 in pagella. L’episodio più discusso nel match è stato quello del rigore assegnato, con l’ausilio del VAR, al Milan allo scadere del primo tempo.
Leao e Bijol vanno sul pallone che rimbalza prima sul ginocchio del giocatore friulano e poi va a impattare sul suo braccio sinistro tenuto molto largo. Inizialmente Doveri, che aveva una buona visuale, non era intervenuto valutando quella di Bijol un’autogiocata ma poco dopo è stato chiamato dal VAR, Nasca, all’on field review e ha assegnato il rigore al Milan. Una chiamata al limite che lascia qualche perplessità.
Sempre il VAR ha chiamato la ripetizione del rigore fallito inizialmente, e poi realizzato, da Ibra perché Beto era entrato in area al momento della battuta. Anche il gol del 3-1 dell’Udinese è stato rivisto attentamente dal VAR non per un fuorigioco, Kalulu teneva in gioco tutti, ma per un intervento di Success su Thiaw. I rossoneri hanno recriminato nel secondo tempo anche per una trattenuta di Bijol su Ibrahimovic, intervento tutto sommato ritenuto buono da Doveri.
This post was last modified on 19 Marzo 2023 - 13:22