Questione stadio, c’è un nuovo intoppo? Le parole di Pruiti

Negli ultimi mesi con varie dichiarazioni sta tenendo banco la questione stadio per i due club di Milano che, dopo un’iniziale accordo che vedeva le due società collaborare per un unico impianto, ha visto un netto e improvviso cambio di rotta.

La società rossonera avrebbe abbandonato l’idea dello stadio in comune lasciando l’Inter con un pugno di mosche scatenando l’ira del presidente nerazzurro il quale non avrebbe digerito questa decisione inaspettata da parte di Cardinale&co.

Cardinale Stadio Milan
Cardinale Stadio Milan

Le parole del sindaco

La decisione rossonera sarebbe quella di costruire un nuovissimo impianto nella zona dell’ippodromo La Maura, decisione che ha molteplici ostacoli come si evince anche dalle parole del sindaco Sala nelle settimane scorse.

Le dichiarazioni che lasciano interdetti i dirigenti ma anche i tifosi rossoneri sono quelle del sindaco di Buccinasco Rino Pruiti, nonché presidente dei sindaci del parco, il quale è stato intervistato da Il Foglio in edicola questa mattina e ha detto la sua in merito al progetto dello stadio del Milan a La Maura.

Di seguito le sue parole:

 “Il Parco Sud semplicemente, per legge, non può permettere di edificare niente sul suo territorio che non sia il recupero dell’esistente o lo sviluppo del parco agricolo. Mi spiego: alla Maura vogliono fare una pista per cavalli? Nessun problema. Vogliono fare altre stalle? Idem. Ci vogliono mettere un campo da tennis? Ecco, il problema c’è.

Il sindaco continua con:

E se c’è un problema per un campo da tennis figurarsi per uno stadio da 60 mila persone. No, impossibile. E infatti nessuno ha chiesto niente, a noi del Parco. Anche perché se lo facessero la domanda probabilmente si fermerebbe al protocollo, neanche sarebbe presa in considerazione dal direttivo”. 

E alla domanda “Questa legge può essere elusa?” ecco la risposta del sindaco:

A meno che la Regione Lombardia non cambi la legge regionale sui parchi. Peraltro già ci stanno commissariando e quindi anche se arrivasse una richiesta noi non potremmo fare altro che replicare che siamo in ordinaria amministrazione”.

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