Il campionato è fermo per far spazio alla pausa Nazionale, ma cresce l’attesa per il quarto di finale di Champions League contro il Napoli.
L’ex attaccante di Napoli e Milan ha parlato del match di Champions che vedrà affrontarsi due delle sue ex squadre e non solo, in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, di seguito quanto dichiarato:
Sulla mancata convocazione in Nazionale:
“Mi dispiace non essere mai stato convocato da Mancini. Eppure da quando c’è lui ho avuto una buona esperienza a Bergamo, segnato tanti gol con la Spal e trovato il mio spazio a Napoli prima di arrivare a Monza. Non mi ha mai chiamato, nemmeno una volta, giusto per conoscersi e capire cosa posso dare”.
“Di gol ne ho realizzati tre ma ho anche servito cinque assist. Il mio tratto distintivo è giocare per la squadra: magari c’è chi non si vede per tutta la partita e poi segna, io sono convinto di avere qualità che possono essere utili alla Nazionale“.
Napoli-Milan, Petagna sulla sfida di Champions: “In coppa è un altro tipo di sfida”
“In coppa c’è un altro tipo di pressione, si gioca su due partite. Saranno sfide tattiche. E poi a San Siro la storia del Milan si farà sentire. Del resto già in campionato il Napoli all’andata ha vinto ma ha fatto fatica“.
Chi può fare la differenza?
“Leao. Lui e Theo sono il valore aggiunto del Milan“.
Rapporti con Berlusconi e De Laurentiis?
“Buoni, De Laurentiis era molto presente. Berlusconi lo conosco da quando ero al Milan, già allora si lamentava dei tatuaggi“.
Sul suo passato milanista:
“Vivevo in convitto con Cristante. Dopo che fummo sorpresi a saltare di nuovo la scuola rischiammo di essere espulsi. Avevo 16 anni e fui convocato da Galliani. Si raccomandarono: togli gli orecchini e vestiti in maniera presentabile. Mi salvai“.