Nella giornata di ieri, il presidente rossonero Gerry Cardinale si è mosso in prima persona per risolvere i problemi legati al progetto del nuovo stadio del Milan: al momento, tra le varie zone valutate, quella di La Maura è in pole position.
Il punto sulla situazione lo ha fatto la Gazzetta dello Sport che, nell’edizione odierna, ha svelato i dettagli dei vari meeting tenuti dal chair man del Diavolo.
Il punto sul nuovo stadio dopo i meeting di Cardinale: La Maura in pole position, ma c’è un ostacolo
In primis, Cardinale ha avuto modo di discuterne personalmente con il sindaco Beppe Sala a Palazzo Marino: la chiacchierata, durata poco meno di mezz’ora, ha avuto contenuti più politici che tecnici, con ambedue le parti in tavola che hanno ribadito le proprie richieste ed urgenze.
Il fondatore di RedBird ha dunque reso noto al primo cittadino di Milano il proprio interesse verso l’area di La Maura, ma anche l’intenzione di proseguire nel progetto senza l’Inter, dettata da una fretta piuttosto impellente.
Però, per aprire i cantieri in tale zona, c’è un altro ostacolo da superare: l’attuale proprietario dell’Ippodromo, Snaitech, ha già firmato un preliminare di vendita con F3A Green. Ragion per cui, il Milan ha già avviato i contatti con entrambe le società per trovare un accordo. Se ciò non dovesse avvenire, rimangono ancora percorribili le piste Sesto San Giovanni e San Donato.
La rosea precisa che, in seguito, Cardinale ha avuto modo di partecipare ad un incontro dell’ECA e di discutere dell’argomento stadio anche con il governatore della Lombardia, Attilio Fontana.