Il campionato di Serie A si è fermato per lasciar spazio alla sosta per le Nazionali. Stefano Pioli, viste le difficoltà delle ultime settimane, avrà dunque un po’ di tempo per lavorare sulla testa e sulle gambe dei suoi giocatori.
La rosa a disposizione del tecnico, però, non sarà al completo. Sono diversi, infatti, i giocatori che sono partiti per gli impegni con le proprie nazionali. Tra questi c’è anche Malick Thiaw, difensore rossonero che ha parlato proprio dal ritiro della Nazionale ai microfoni di DFB.de.
Il classe 2001 ha raccontato della sua esperienza in maglia Milan e ha parlato anche del periodo che tanno attraversando i rossoneri.
Di seguito quanto evidenziato:
Da piccolo: “Quando ero piccolo, pensavo solo a giocare a calcio. E sognava di giocare nei grandi club e nella nazionale tedesca. Fino all’età di 14, 15 anni. Dopo di che ho capito che posso davvero diventare professionista se do il massimo e se lavoro duro su me stesso. Ho capito cosa è importante”.
La convocazione: “Fantastico. Questo mi rende felice e orgoglioso. E dimostra che tutto il duro lavoro degli ultimi anni, il sostegno incondizionato della mia famiglia, che è sempre stata lì per me, sta dando i suoi frutti. Ma anche ora che sono qui con la nazionale, non voglio stare fermo nella mia crescita. Voglio imparare e continuare a migliorare”.
“Questo è sempre stato il mio obiettivo. La Germania è una grande nazione calcistica, una vera nazione calcistica con una nazionale di grande successo, che da bambino tifavo per ogni partita. Ho sempre creduto di avere le qualità per giocare per la Germania. Ma ovviamente non avrei mai potuto essere sicuro che ce l’avrei fatta davvero. Fino a questo punto è andato tutto bene. Adesso sono in Nazionale”.
Thiaw: “Maldini? Sa dove migliorare, gli sono grato”
Su Maldini: “Come direttore sportivo, segue ogni sessione di allenamento. Sa esattamente in quali aree devo migliorare e cosa sto già facendo abbastanza bene. Me l’ha trasmesso e gliene sono molto grato”.
Al Milan associavo… “Prima Ronaldinho. Ma guardando indietro, chi associo di più al Milan è Kevin-Prince Boateng . I suoi due gol contro il Barcellona e contro l’Arsenal mi hanno fatto andare in visibilio. Ero molto giovane, ho visto le partite in TV e ho pensato: Wow!”
Sul Milan: “Ogni volta che entro nello spogliatoio e vedo la mia maglia con sopra il mio nome e il mio numero, sono molto orgoglioso e felice”.
Su Ibrahimovic: “Dà qualcosa ai compagni in ogni singolo allenamento. È un bravo ragazzo, un vero capo. E odia perdere. È qualcosa di gigantesco poter giocare con lui. È un grande onore e mi rende incredibilmente orgoglioso. L’ho anche guardato e ammirato in televisione quando ero un ragazzino”.
Sulla Serie A: “L’alto livello mi ha sorpreso quando sono arrivato al Milan. Era molto meglio del previsto. Tutte le squadre sono tatticamente ben allenate, è difficile vincere contro qualsiasi squadra, soprattutto fuori casa. Difendono molto bene”.
Il Napoli: “Il Napoli sta facendo una grande stagione in campionato e anche in Champions League. Ma si spera che ora sia tutto. Siamo il Milan. Chi conosce la nostra tradizione, con sette titoli vinti in Champions League, sa che questa è più casa nostra”.