Ormai non ci sono più dubbi, l’obiettivo di mercato in casa Milan, già per gennaio, è Hakim
Ziyech.
L’esterno d’attacco marocchino piace da tanto ai rossoneri, ma adesso Maldini e Massara vogliono fare sul serio e a breve, probabilmente a fine Mondiale, ci potrebbe essere un’accelerata per la trattativa.
A parlare del giocatore e dell’interessamento del Milan ci pensa un grande ex allenatore rossonero, Arrigo Sacchi. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, sembra che Sacchi approvi la scelta di puntare su Ziyech.
Il Milan adesso fa sul serio per Hakim Ziyech e potrebbe affondare il colpo già in vista di gennaio. Arrigo Sacchi, che di Milan ne sa qualcosa, parla del probabile arrivo del marocchino e lo fa a La Gazzetta dello Sport.
“L’ho visto anche al Mondiale contro la Spagna. Ha grande tecnica e velocità. Devo ammettere
che quando era all’Ajax si credeva potesse diventare un autentico campione, invece la sua cavalcata
ha poi subito un rallentamento. Al Chelsea, ad esempio, non è sempre tra i titolari”.
“Si tratta di un giocatore dalle notevoli qualità, ma per avere successo non basta la tecnica, non bastano i piedi, non bastano idribbling. Ci vuole la testa. Io, come persona, non conosco Ziyech e dunque non posso esprimere un giudizio. Però mi fido di Maldini, di Massara e di Pioli che, finora, hanno sbagliato poco, se non pochissimo. Se loro lo hanno visto e lo hanno seguito, e si sono convinti che possa essere funzionale al progetto, allora fanno bene ad acquistarlo”.
Su come potrebbe giocare il Milan con Ziyech, dice: “Lui è molto rapido, può stare in tutte e tre le posizioni dietro la prima punta. Nell’Ajax, partiva sempre da sinistra. Ma ha la qualità per adattarsi. L’importante è che abbia entusiasmo, disponibilità, spirito di squadra, motivazioni. Perché il calcio moderno sarà sempre di più un collettivo di intelligenze: i piedi li puoi accomodare, la testa no. Ecco perché dico a Maldini, a Massara e a Pioli che, prima delle qualità tecniche, valutino bene quelle umane”.
“Le racconto un aneddoto – continua Sacchi – arrivo al Milan e c’è un difensore molto quotato che non si sta comportando da professionista. Era uno nel giro della Nazionale. Vado da Berlusconi e gli chiedo di cederlo. Berlusconi mi dice: “E chi prendiamo al suo posto?”. “Nessuno – rispondo – Gioca la
sua riserva”. “Ma se è una riserva è meno bravo”. “Forse sì-concludo – ma è più affidabile”. Io ho
sempre guardato prima l’uomo e poi il calciatore”.
This post was last modified on 8 Dicembre 2022 - 10:07