Stefano Pioli è intervenuto nella città di Parma il giorno dopo la vittoria allo scadere contro la Fiorentina durante la cerimonia di assegnazione del premio internazionale “Sport e Civiltà”, conferiti annualmente dalla sezione parmigiana dell’Unione dei Veterani dello Sport. L’allenatore rossonero ha toccato alcuni punti riguardanti la stagione fin qui portata avanti con il suo Milan.
Sul coro a lui dedicato dai tifosi: “È qualcosa di assolutamente emozionante. È un coro che è partito dai miei giocatori e i tifosi hanno cominciato a cantarlo prima della vittoria dello scudetto e questo mi da ancora più soddisfazione. È bello rivedere le immagini della passata stagione, ci siamo regalati delle grandissime emozioni.”
Se il Milan nell’anno dello scudetto non era la più forte: “No, secondo me è stata la squadra più forte. Nel momento più decisivo del campionato, quando dovevamo vincere 6/7 partite con una pressione addosso, i ragazzi sono stati bravissimi a vincerle tutte, dimostrando una mentalità, una coesione, un animo e tanto talento che le altre squadre non sono riuscite ad avere fino alla fine.”
Sulla sosta per i Mondiali: “Mi piace questo tuo pensiero. Sappiamo che questo è un campionato veramente anomalo. Si stanno facendo dei bilanci che non sono corretti perché siamo solo alla 15esima di campionato. Ci sono ancora 23 partite, quasi 70 punti a disposizione, quindi c’è spazio per tutte le squadre. È anomalo anche il cammino che sta facendo il Napoli, che sta facendo dei risultati incredibili. Quando torneranno i giocatori dal mondiale bisognerà vedere come riusciranno le singole squadre e i singoli staff a gestirli.”
Su cosa si farà fino a gennaio: “Riposare bene perché abbiamo giocato veramente tante partite, non si è mai giocato così tanto. A dicembre ricominceremo la preparazione, giocando tante amichevoli, allenandoci a Milanello e aspettando i nostri 7 nazionali. Però la cosa importante è che torneranno in un gruppo che ha ancora tanti obiettivi da raggiungere. Abbiamo ancora campionato, coppa, supercoppa e Champions. Quando trovano un gruppo così stimolato anche quelli che tornano dal Mondiale sono certo che torneranno con la mentalità adatta.”
Sulla squadra: “La squadra è cresciuta dal punto di vista mentale e sa riconoscere sempre di più le opportunità. La prestazione di Cremona credo che sia stata il passaggio più critico che ci ha danneggiato la classifica. Se fossimo riusciti ad ottenere quelle vittorie con Cremonese e Torino credo che avremmo una classifica ottima. Il Napoli sta facendo un campionato eccezionale. Ieri sapevamo che avremmo dovuto dimostrare di voler concludere bene e abbiamo giocato con grande intensità contro una squadra che ci ha creato grandi difficoltà e la vittoria di ieri significa crederci, avere grande spirito, grande qualità, perché non si vincono partite così difficili se non hai qualità.”
Sul tempo da dare a De Ketelaere: “La nostra società ha una propria idea. Quando si dice che bisogna investire sui giovani siamo tutti d’accordo, però poi bisogna aspettarli, aspettare ragazzi che vengono da un calcio diverso, da un paese diverso, da una cultura diversa, abitudini diverse, quindi è normale avere delle difficoltà. siamo convinti di aver preso un ragazzo di qualità, intelligente e disponibile.”
Su un ipotetico ritorno a Parma: “Sono parmigiano al 100%, ho tutti gli affetti qui e quando voglio stare veramente bene vengo qua. È stato un grosso dispiacere riuscire a fare bene qua, ma sono arrivato in un momento particolare e probabilmente non ero ancora pronto come lo sono adesso. Il futuro è difficile da prevedere nella nostra professione. Quello che mi interessa è avere sempre lo stesso entusiasmo, la stessa passione e la voglia di migliorare. Il futuro lo affronterò e vedremo cosa succederà.”