“Se chiudo gli occhi e penso al prossimo 22 ottobre? Mi passa tutta la mia vita da ragazzino di Monza che aveva capito che non poteva giocare a calcio perché ero scarso, ma che voleva stare nel mondo del calcio. Quando mi veniva chiesto cosa volessi fare da grande, rispondevo ‘il presidente del Monza’. Mai avrei pensato di andare al Milan: è stata una conseguenza del mio incontro con Berlusconi“.
Inizia così l’intervista esclusiva di Adriano Galliani per DAZN Heroes, intitolata “Il giorno del Condor“, disponibile su DAZN a partire da oggi. Lo storico ex amministratore delegato del Milan di Berlusconi, oggi al Monza, ha raccontato tanti aneddoti sulla sua carriera così vincente proprio a pochi giorni da Milan-Monza, la prima partita del Condor a San Siro da avversario.
“Il Milan ha avuto otto palloni d’oro, ma resta nel mio cuore in maniera indelebile Marco Van Basten. Ha vinto solo tre palloni d’oro perché ha smesso a 28 anni di giocare per un problema alla caviglia ed io penso che se avesse continuato ne avrebbe vinti lo stesso numero di Messi o Cristiano Ronaldo. È l’unico giocatore per cui, quando lo vedo, mi inginocchio ancora. Lui ride ma io gli dico che per me è come la Madonna! Per me è il giocatore più forte tra tutti i giocatori che sono passati al Milan e al Monza“.
“Una cosa comune che hanno tutte le società d’Europa è avere più giocatori di quanti abbiano effettivamente bisogno. Tutti abbiamo, chi più chi meno, giocatori in esubero. Un’ora prima della chiusura riesci quindi a portare a casa giocatori che non saresti mai riuscito ad avere prima: da questa intuizione nascono i famosi ‘giorni del condor’. Qualunque attività si faccia bisogna avere passione. Il calcio è stata la mia grande passione della vita. La passione per il Monza è qualcosa che mi porterò dietro per sempre“.
This post was last modified on 20 Ottobre 2022 - 08:27