Pavel Nedved, dirigente della Juventus, ha parlato ai microfoni di DAZN nel pre-partita di Milan-Juventus. Il paragone fatto ha dell’incredibile:
“Noi abbiamo Vlahovic che è un 2000, potrebbe diventare decisivo quanto Leao. Sia lui che Kean sono molto giovani, paragono Dusan ad Ibra perché quando lo svedese è arrivato qui non era l’Ibra che conosciamo, bisogna aspettare”.
Il dirigente bianconero, ha poi continuato:
“Milik non è più così giovane, è un giocatore affermato, tecnicamente valido. Dusan preferisce andare in profondità, gli darà una mano”.
Infine, Nedved ha parlato della partenza difficile dei bianconeri:
“Difficile giustificare l’inizio della Juve. Abbiamo pensato e valutato tanto, sia i giocatori che noi stessi. Siamo ancora in una fase in cui possiamo recuperare. Se togliamo gli infortuni, anche se pesanti, ho visto una squadra macchinosa, debole nei contrasti. Non è stata la vera Juve”.
“Non si piange adesso, c’è tempo per combattere, recuperare punti. A partire da stasera, alla fine si faranno i conti”.
Vittorio Assenza