Intervistato dal quotidiano spagnolo AS, Adriano Galliani si è raccontato prima di Milan-Monza, una partita molto speciale per lui.
L’attuale direttore sportivo brianzolo non ha saputo mascherare le emozioni e l’adrenalina di fronte ad un evento del genere, che lui ha definito essere il riassunto di tutta la sua vita. Ben 45 anni passano per queste due società.
“Sono nato a Monza dove ho fondato la mia azienda. Dal ’75 al ’85 sono stato uno dei proprietari della squadra: mia madre mi portava allo stadio fin dai 5 anni. Nel ’79 metà della mia azienda l’ho venduta a Berlusconi. Mi chiese di dimettermi dal Monza e mi nominò amministratore delegato rossonero fino al 2018 quando si chiuse il cerchio. Dieci anni nel Monza, 31 nel Milan e altri quattro nel Monza: è la partita della mia vita”.
“Le telecamere mi cercheranno ma io non voglio muovere un muscolo. Gol, rigori, Var: la mia faccia rimarrà la stessa. So che non ci crederanno ma ci proverò. Mi sto allenando mentalmente da tutta la settimana“.
SU ANCELOTTI: Lui è il più grande, punto. Nessuno ha vinto cinque top campionati europei e credo che mai torneremo a vedere qualcuno come lui. Solo lui può fare cose del genere. Continuiamo ad avere un grande rapporto e, in più, per me il Madrid è speciale. Quando ero piccolo mi emozionavo con Di Stefano”.
This post was last modified on 22 Ottobre 2022 - 12:34