Milan-Chelsea ha regalato, dopo appena 18’ minuti, il più classico degli episodi da moviola: assegnato ai Blues un rigore molto dubbio e generoso. In una partita importantissima per i punti messi in palio per l’approdo alla fase ad eliminazione diretta della Champions League, anche il minimo episodio può avere un peso specifico notevole. In Milan-Chelsea il primo vero, grandissimo, momento di svolta del match si è verificato già al 18’, quando il direttore di gara, Daniel Siebert, non solo ha fischiato un calcio di rigore a favore dei ‘Blues’, ma ha anche espulso Fikayo Tomori.
Secondo l’arbitro, il difensore rossonero ha commesso un fallo su Mount, in piena area di rigore, da chiara occasione da rete. Il gioiello del Chelsea, una volta lanciatosi verso la porta avversaria, ha subito il ritorno alle spalle di Tomori, che in due occasioni l’ha toccato sulla spalla. Un paio di tocchi parsi leggeri, ma tanto è bastato per assegnare un rigore generoso e per porre fine alla partita del centrale.
Decisione dunque rivedibile e Milan costretto a giocare in inferiorità numerica per 70’. Il rigore è stato poi trasformato da Jorginho che ha spiazzato Tatarusanu. Lascia qualche dubbio una decisione su una durissima entrata di Sterling ai danni di Krunic: il direttore di gara punisce l’attaccante inglese con un cartellino giallo, ma poteva starci anche qualcosa di più. Nei minuti finali del primo tempo inoltre, rischia grosso Gabbia che, già ammonito, si rende protagonista di un intervento fuori tempo ai danni di James. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.
This post was last modified on 12 Ottobre 2022 - 09:35