Intervenuto in esclusiva sul settimanale “Sette” del Corriere della Sera, Sandro Tonali ha commentato la sua scelta di tornare al Milan con uno stipendio dimezzato dopo l’annata in prestito che non aveva portato i frutti desiderati.
LE DICHIARAZIONI
“Abbassarmi l’ingaggio? Era la cosa giusta da fare. Il salto di qualità credo sia stata una cosa naturale: per un giocatore essere di proprietà è sempre diverso dell’essere in prestito. Non è la cosa a cui pensi andando a dormire, ma è quel particolare che da solo conta poco, però sommato ad altri fa la differenza. Se giochi male e sei in prestito magari ti preoccupi che non ti riscatteranno“.
LA CRESCITA DI TONALI
Messi a confronto, i dati delle due stagioni in rossonero di Sandro Tonali sembrano appartenere a due giocatori differenti, e invece non è così:
- 34 partite, 0 gol e 0 assist nella prima annata con il Milan dove giocò prevalentemente come riserva di Kessiè e Bennacer.
- 45 partite, 5 gol e 3 assist nella seconda annata con il Milan dove è stato uno dei trascinatori per la conquista dello scudetto.