Gasperini: “Pareggio giusto. Atalanta più difensiva? C’è un motivo”

Intervenuto a DAZN dopo il pareggio per 1-1 contro il Milan, l’allenatore dell’Atalanta, Giampiero Gasperini, ha commentato così la partita e il momento della sua squadra:

È un pari che ci può stare, è stata una partita equilibrata. Devo dire che non era facile superarsi, i ragazzi hanno battagliato con grande agonismo e correttezza, è uscito un punto che mi sembra giusto”

Atalanta Milan Gasperini

Se manca un po’ di qualità rispetto agli altri anni? Più o meno il gruppo è sempre questo. Chiaramente col passare degli anni si assottiglia un po’. Quest’anno poi sono andati via Pessina, Freuler e abbiamo avuto il problema di Palomino. Sono arrivati giocatori importanti come Ederson e Lookman mi sta dando delle ottime indicazioni. È arrivato ieri Soppy. Ora vediamo cosa succede in questi dieci giorni. L’Atalanta ha un gruppo molto solido di base sul quale dobbiamo cercare di costruire anche il suo futuro. Col grande dispiacere di tutti, le annate passano e bisogno ricostruire la squadra

Atalanta più accorta? L’anno scorso c’era anche l’esigenza di dover vincere la partita perché la corsa era molto avvincente con tante squadre molto vicine. E noi in qualche partita, soprattutto nel finale, c’è stata un po’ di euforia e si rischiava di prendere qualche contropiede. Quest’anno si riparte. Quando ci sono state gare come contro il Real in dieci per quasi tutti la gara, quando decide di giocare la partita nella fase difensiva ci riesce bene”

“Obiettivi? Secondo me ci sono squadre come il Milan che ha potenzialità. Non ci tiriamo indietro in niente ma non possiamo partire con chissà quale obiettivo. Se saremo capaci di costruire il nostro futuro con delle soddisfazioni come in passato, anche come spirito questa squadra ha uno spirito straordinario. Secondo me questi ragazzi vanno incrementati e aiutati ma non è facile per una squadra come l’Atalanta”.

Malinovskyi? Queste sono le sue partite. Il suo futuro? Lui ha sempre giocato, le amichevoli che abbiamo fatto. Il fatto che io come allenatore chieda degli attaccanti credo sia normale. Quando lui è arrivato a Bergamo era un regista, qui per esigenze lo abbiamo adattato nel ruolo di attaccante“. 

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