Serginho non ha dubbi: “La vittoria del Milan è soprattutto merito loro!”

Intervistato da Tuttosport, l’ex rossonero Serginho ha rilasciato alcune dichiarazioni anche sul Milan e sullo straordinario percorso di Pioli, coronato con la vittoria della Scudetto.

A differenza della altre società, secondo lui il Milan ha avuto la meglio nella strategia attuata con i giovani. Pioli, Maldini e Massara sono stati fantastici da questo punto di vista, scegliendo di puntare spesso su ragazzi ancora acerbi ma grintosi di voler far bene.

Non a caso, il Milan di Pioli è la squadra più giovane ad aver vinto il campionato di Serie A nell’era dei tre punti.

Serginho ha poi continuato l’intervista parlando dell’incredibile apporto di Theo, Leao, Kessiè e Maignan, ritenuti da lui i più determinanti nella corsa Scudetto.

Pioli Maldini Serginho

Queste le sue parole: “E’ un successo meritato? Molto. Nel calcio si vince in campo e nello spogliatoio. Si vede che Pioli, insieme a Maldini e Massara, hanno svolto un grandissimo lavoro, scoprendo nuovi talenti e facendo rendere al massimo questi ragazzini anche nei momenti di difficoltà. Complimenti a loro per quanto costruito. Puntare sui giovani, e vincere, deve essere stato davvero soddisfacente“.

Su Theo Hernandez“Io sono stato un terzino molto aggressivo, mi piaceva più attaccare che difendere. Ma nel corso della mia carriera nel Milan ho capito che avrei dovuto trovare un equilibrio. Il nostro ruolo nasce come difensore, poi possiamo essere la sorpresa con gli inserimenti. Ma il nostro compito principale è la parte difensiva. Quando si è giovani e più difficile capirlo. Però vedrai che Theo troverà l’equilibrio perfetto. Maggiore qualità e attenzione in difesa: è successo pure a me. Il calcio italiano è molto tattico, serve sempre molta attenzione“.

Leao Theo Kessie

Su Leao e Kessiè: “Leao è stato sicuramente determinante, ha partecipato a tutti gli ultimi gol del Milan. Ma sottolineiamo anche la professionalità di Kessiè. Andrà via a parametro zero e ha dato tutto fino alla fine: è stato un vero uomo. È difficile vedere un sicuro partente giocare così fino alla fine della stagione, anche lui è stato determinante“.

Su Maignan: “Chiaramente dimenticare Donnarumma è molto difficile, dato che è uno dei portieri più forti del mondo. Maignan ha una personalità molto forte, non era facile sostituire qualcuno che era stato, se vogliamo, anche un idolo. Le qualità del francese sono emerse anche grazie al lavoro di Dida: il brasiliano oltre a possedere grandi capacità ed esperienza, ha vinto tutto con la maglia del Milan, fa parte della storia del club. Ecco questo aiuta tantissimo. Maignan sarà stato messo a proprio agio e a così espresso tutto il suo potenziale”.

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