Intervistato dai microfoni dei canali ufficiali del Milan, Stefano Pioli ha commentato la conquista del 19esimo Scudetto della storia rossonera così.
“Durante la stagione lo scudetto lo vinci grazie a tutte le partite perchè tutte le partite hanno significato molto per il nostro percorso. Ovviamente ci sono state partite più importanti come ad esempio gli scontri diretti. Credo che il successo sia stato frutto anche della grande continuità che abbiamo avuto nel corso della stagione credendo sempre in ciò che stavamo facendo. La prima telefonata che ho fatto a fine partita è stata a mia madre perchè non era allo stadio. Nella mia carriera è sempre stata orgogliosa di me, da bambino sognavo di diventare prima calciatore e poi allenatore. Sia mia madre che mio padre mi hanno sempre sostenuto. Voglia di rivalsa dopo lo Scudetto? Ho sempre avuto una mia idea e credo sia sbagliato considerare vincenti soltanto gli allenatori che hanno conquistato trofei, ma coloro che centrano gli obiettivi per cui sono stati chiamati in causa. Voglio ringraziare la società, Maldini e Massara per l’opportunità che mi hanno concesso. Mi hanno sempre sostenuto, anche quando le cose andavano male e non è da tutti. Grazie soprattutto a loro e ai ragazzi. Sono giocatori di qualità, senza di loro difficilmente vinci un campionato difficile come il nostro. Da quando sono al Milan ho sempre dato tutto, ho sentito qualcosa di diverso ogni giorno sul campo. La qualificazione in Champions non bastava a nessuno. Penso a giocatori come Zlatan, Simon ed Olivier che vogliono sempre competere in tutto con tutti. Il successo è frutto del mix che si è creato nella squadra. Ai giocatori ho fatto una domanda: ‘Ma se finissimo ancora secondi saremmo contenti?’ No, non saremmo stati contenti“.
“Fin dall’inizio li ho visti diversi dalla scorsa stagione, sarà stato grazie all’occhio dell’allenatore. Al primo allenamento mi sono girato verso i miei collaboratori e ho detto: ‘Porca Miseria, è successo qualcosa, gli è scattato qualcosa.’ Succede con i giocatori giovani, di grande talento e che si mettono sempre a disposizione. Il loro merito è che hanno capito che bisognava lavorare crescendo tutti assieme. Evidentemente avevano soltanto bisogno di capire che quella era la strada giusta, la strada del lavoro. L’estate è servita per far metabolizzare a loro questo concetto“.
“Ancora adesso inizio a comprendere la situazione. Quando nacque il coro i tifosi erano in lockdown, è un’emozione incredibile sentirlo ogni volta allo stadio. Loro sanno sempre riconoscere la qualità e la determinazione nel lavoro. Il loro amore e il loro supporto è il riconoscimento più bello che potessi ricevere. L’energia che ti trasmette ogni volta quel coro mi riempie di orgoglio“.
“Ora festeggiamo ma bisogna pensare sempre ad alzare l’asticella per la stagione che verrà perchè siamo il Milan. La storia che abbiamo iniziato a scrivere fa parte di un passato glorioso e dobbiamo cercare di tornare ad essere competitivi sia in Italia che in Europa. Con questo gruppo che abbiamo si può sognare in grande. La fame e la motivazione dei più giovani unita alla voglia di competizione dei più anziani ci può portare lontano“.
“Credo che la maggior parte della crescita che abbiamo ottenuto in questa stagione sia dovuta al girone di Champions League che abbiamo affrontato quest’anno. Ci ha aiutato a capire a che livello eravamo motivandoci a fare di più. Abbiamo capito quanto può essere diverso competere a quei livelli e a quei ritmi. L’obiettivo è competere al massimo a quei livelli. Sarebbe bellissimo passare per la prima volta il girone di Champions“.
“Sentirsi amati nella propria professione è una cosa fantastica che mi gratifica tanto e mi riempie di emozione. Cerco di gustarmi tutto quello che sta accadendo perchè a breve comincerà la nostra stagione e dovremo pensare solo a quello. Con Paolo e Ricky stiamo già parlando per cercare di capire dove intervenire. Per ora godiamoci questo momento perchè abbiamo fatto qualcosa di straordinario“.
This post was last modified on 24 Maggio 2022 - 23:54