Ariedo Braida, ex dirigente rossonero e oggi al lavoro per la Cremonese, ha concesso un’intervista in esclusiva a Rompipallone.it. Tra i diversi temi trattati si è lasciato andare anche ad un passaggio su Ibra, queste le sue parole.
Sui giovani della Cremonese: “Sento dire troppo spesso che ‘devono giocare i giovani’, ok! Ma io dico un’altra cosa: devono giocare i giovani che son bravi! Giovane o meno giovane non è sinonimo di bravura. Il calcio è un po’ come saper suonare: devi conoscere la musica. Un calciatore è bravo? E allora gioca! Quanti anni ha, 18? E gioca, ma deve essere bravo“.
Prosegue: “Non guardo l’età di un calciatore, guardo solo alle loro qualità. Guardate Ibra al Milan, a 40 anni gioca ancora. Oggi un po’ meno perché ha qualche problema fisico, ma vi siete chiesti perché continua a giocare ed essere fondamentale? Semplice, perché è più bravo degli altri! Non si gioca per grazie ricevuta, ma per meriti”.