Gravina contro la Serie A: calcio italiano nel caos!

Il calcio italiano non può cambiare soltanto a parole!”. Le parole del presidente della FIGC Gravina suonano come un vero e proprio attacco alla Lega Serie A.

Dopo la seconda mancata qualificazione ai Mondiali si è discusso per diverso tempo di una rifondazione del calcio italiano, cercando di vagliare alcune soluzioni che potessero dare una svolta all’intero panorama calcistico della penisola.

Nella giornata di oggi si è tenuto il Consiglio Federale per iniziare a riformare il sistema, ma tra FIGC e Serie A è scoppiato uno scontro acceso nato dall’inserimento dell’indice di liquidità come criterio di ammissione ai vari campionati.

FIGC Gravina Serie A

Gravina ha poi aggiunto:

“È una opposizione che se finisce sempre 18-3 diventa complicata. Deve portare a riflettere un po’ di più. Io non ne faccio una questione di numeri, né di contrapposizioni. Io ho solo un obiettivo, ovvero far evolvere in maniera positiva il calcio italiano.”

Non possiamo dire di voler cambiare il calcio e poi facciamo di tutto per mantenere lo status quo. Bisogna spingere al massimo sull’acceleratore per un percorso di riforme, questa è la mia posizione politica e della maggior parte dei membri del Consiglio Federale”.

La Lega Serie A, però, ha votato contro questa proposta mentre la Lega Serie B si è astenuta.

In sintesi, la FIGC decide sul futuro del calcio italiano contro – o senza, nel migliore dei casi – il voto dei suoi due principali campionati.

Una situazione complicata, difficile anche solo da immaginare: gli interessi politici si intrecciano con le volontà dei club.

Appare, quindi, che FIGC e Serie A seguano strade differenti: trovare una soluzione per il bene del calcio italiano dovrebbe essere la priorità: i tifosi meritano rispetto.

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