Marco Giampaolo ha analizzato così la partita persa contro il Milan ai microfoni di Sky:
Sul gol subito:
“Abbiamo commesso un errore: avevamo visto questa mattina che avrebbero potuto usare questo schema, loro sono molto bravi a farlo. La squadra c’è stata dentro la partita, ma bisognava sbagliare qualcosa in meno”.
Su Caputo e Sensi:
“Mi sono piaciuti, ma non sono stati supportati bene. Non sono né deluso, né scontento, ci siamo stati, ma il Milan ha una qualità e forza mentale diversa. È una squadra molto forte, gioca per lo scudetto”.
Sulla squadra:
“La squadra ha atteggiamenti giusti e seri. Dobbiamo risolvere la situazione in attacco: bisogna recuperare Quagliarella, far crescere Supryaga e vedere come sta Giovinco”.
Sull’esperienza al Milan:
“È stata un’occasione persa che poteva andare meglio”.
Sulla scelta del portiere:
“Falcone è stato molto bravo, freddo, sicuro. Nella vita esiste anche la meritocrazia: se uno fa bene, è giusta che abbia una chance. Audero non è in discussione però, veniva da un momento in cui non stava benissimo: gioca chi sta meglio”.
Sulle decisioni in attacco:
“Oggi non potevo schierare un attaccante dall’inizio e quindi siamo andati a un adattamento. Non avevo alternative, ma forse avrei fatto le stesse scelte”.
Il tecnico blucerchiato ha parlato anche a DAZN:
Sulla partita:
“Alcune partite vanno giocate con coraggio. Ci è mancata un po’ di qualità. Non ho nulla da rimproverare, se non il gol subito. La squadra ha fatto una partita seria e giusta. Bravo il Milan.”
Sull’effetto Giampaolo e sull’aria diversa:
“Questa squadra ha bisogno del proprio pubblico. La squadra deve fare in modo che il pubblico si riavvicini. So quanto possano far la differenza i nostri tifosi.“
Sull’ingresso di Quagliarella e sugli ultimi venti minuti della squadra:
“Dopo il gol subito ho chiesto alla squadra di rimanere unita. Non potevamo giocare in maniera diversa. Non dovevo rischiare con Fabio oggi. Ho pensato di togliere Sensi e Caputo, ma entrambi mi son piaciuti. È chiaro ci sia differenza tra le due squadre.”
Sul sistema di gioco:
“Siamo parti con le mezze ali che avevano un compito. Dopo venti minuti l’abbiamo sistemata tatticamente. Supryaga ha bisogno di adattamento e Giovinco è appena arrivato. Probabilmente l’avrei giocata anche col centrocampo a rombo.