Prima del match che vedrà il Milan affrontare l’Udinese per l’anticipo del 17esimo turno di serie A, ai microfoni di SkySport Paolo Maldini ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“È stata una delusione per il tipo di partita che abbiamo fatto. Sappiamo di essere sulla strada giusta. su sei partite ne abbiamo vinto una sola in Champions. Questo è un dato negativo. Ogni squadra ha la propria storia, noi crediamo di non essere così lontani. Speriamo di continuare così”.
Come colmare il gap con i grandi campionati: “Innanzi tutto è matematico che se hai dei ricavi alti hai la possibilità di avere una rosa molto più competitiva. Per arrivare ai quei livelli devi essere un po’ creativo e ogni squadra ha la propria strategia, la propria storia e i propri problemi. Noi abbiamo percorso una strada che è l’unica sostenibile in questo momento e crediamo di non essere così lontani. Alla fin fine abbiamo beccato questo girone perchè erano sette anni che non andavamo in Champions, siamo 48esimi nel ranking Uefa e di conseguenza siamo capitati in quarta fascia. Questo è il risultato del passato. Adesso speriamo di continuare”.
Che cosa si intende per mentalità: “Mentlità vuol dire riuscire a gestire le tre partite settimanali e gestire la pressione e i big match. Tutte queste cose si acquisiscono col tempo e non tutti la acquisiscono alla stessa maniera. E’ stata un’esperienza fantastica”.
Se il gap di oggi è lo stesso del Milan anni ’90: “Per me non c’era, il campionato migliore era quello italiano negli anni ’90. Sul campionato inglese c’è da specificare: il Liverpool e il City sono una cosa, dallo United in giù è un’altra. Ci sono due squadre nettamente superiori”.
Il mercato di gennaio e la sostituzione di Kjaer: “Si dicono tante cose ma vi posso assicurare che un 10% delle cose che si dicono non sono vere. Stiamo valutando se ci fosse la possibilità di un giocatore pronto subito o magari per la prossima stagione, ma non è detto che si possa trovare. Al di là della Coppa d’Africa, con Campionato e Coppa Italia considero una squadra competitiva”.