In base a quanto riferisce il Messaggero, arrivano le disposizioni dal Ministero della Salute in merito all’aumento dei calciatori contagiati in Serie A.
I provvedimenti del Ministero prevedono un trattamento per i calciatori al pari dei normali cittadini: quindi, niente terza dose prima dello scadere dei 180 giorni e sotto i 40 anni, almeno finché rimarranno queste disposizioni.
Al momento, il 92% di calciatori, ha già ricevuto la doppia dose, mentre tutta la popolazione si assesta all’84,5%.
In Serie A, c’è solo un’eccezione: si tratta di Zlatan Ibrahimovic, che potrebbe sottoporsi alla terza dose, visto che finora non è prevista alcuna deroga o altro per effettuare il richiamo ad un professionista.