“Quando mi ha chiamato il Milan è stato uno shock”: la rivelazione del calciatore

In un’intervista concessa ai taccuini del Champions Journal, il magazine ufficiale della Champions League, il difensore del Milan Fikayo Tomori ha rilasciato delle lunghe dichiarazioni sulla sua carriera, dagli esordi all’approdo in Italia.

Il calciatore rossonero, in particolare, ha raccontato dello stupore provato subito dopo l’arrivo al Milan: “Quando il Milan mi ha chiamato per me è stato uno shock! Quando ho firmato e avevo per la prima volta una borsa con sopra l’insegna del Milan, ho pensato: ‘Wow, sono qui. È tutto vero’. Mio padre guardava il calcio negli anni ’80 e ’90, quando il Milan vinceva le Champions League ed era la migliore squadra del mondo. Per lui è pazzesco. Sono davvero, davvero felice e grato di essere qui“.

Tomori, Milan, dichiarazioni

I RICORDI DEL MILAN

Mi vengono in mente le notti di Champions League. Sfortunatamente la prima che mi ricordo è la finale di Istanbul, e poi ricordo di aver visto anche quella del 2007 ad Atene, quando vinse il Milan. C’erano tanti giocatori che ammiravo, uno su tutti era Kaká. Quindi, poter dire che faccio parte del club in cui hanno indossato la maglia rossonera certi calciatori è fantastico

L’ALLENAMENTO CON IBRA

Marcare Ibra? È difficile! È troppo forte ed intelligente. Anche a quarant’anni si adatta abbastanza velocemente, ed è ancora molto acuto. Avere qualcuno come lui contro cui difendersi, qualcuno che ha giocato ai massimi livelli per quasi tutta la sua carriera, è incredibile. Guida molto il gruppo ed alza l’asticella“.

IL CONFRONTO CON MALDINI E BARESI

Ho parlato con Paolo e mi ha detto come pensa che io possa migliorare il mio gioco in termini di posizionamento e di possesso. Avere questo tipo di persone da cui imparare e da cui prendere consigli è qualcosa che non puoi comprare. Ed in più, sapere che mi stanno guardando è sicuramente una motivazione per me“.

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