Si avvicina sempre più Roma-Milan, big match della giornata 11 di Serie A; in anteprima La Gazzetta dello Sport ha intervistato un doppio ex, Christian Panucci, il quale non ha usato mezzi termini nei confronti di Kessie. Di seguito le sue dichiararazioni.
MILAN – “Nessun campanello, è segno di maturità e convinzione da parte di una squadra che fa numeri incredibili. Una squadra che magari non dà la sensazione di potersi permettere di staccare l’Inter con un divario così ampio, ma che invece nasconde dentro la sua rosa un’unione e dei valori forse non pienamente visibili da fuori“.
PIOLI – “Una squadra allenata da un tecnico a cui per anni hanno detto bravo e che ora viene definito un grande allenatore. Io sono molto contento perché Pioli è una persona seria e sentirlo definire una grande allenatore mi dà felicità. Lo conosco, è un amico e gli va dato pieno merito. Ma è anche la forza del gruppo che gli sta dando quei punti in più. Io ho vissuto e respirato l’aria di Milanello, so che cosa può portare dei punti in più. È una cosa vera. Il Milan sfrutta la grande forza del gruppo oltre alla qualità di gioco“.
SCUDETTO – “È ciò che dice il campo in questo momento. La sensazione è quella di una squadra che può giocarsela fino alla fine. È giusto pensare di arrivare fino in fondo, ti chiami Milan e non serve aggiungere altro“.
DIFESA – “Le darei un bel 7,5. Non è facile, ci sono anche dei giovani, ma Kjaer sta giocando con una sicurezza incredibile, i compagni si fidano molto di lui e questo fa crescere le sue prestazioni, Tomori si fa valere, Romagnoli è una sicurezza, Hernandez è il miglior terzino del campionato“.
KJAER – “Ha trovato l’ambiente giusto che lo fa esprimere al massimo e lo fa sentire leader“.
RINNOVI – “Ormai è diventato un calcio di solo business, un calcio con pochi sentimenti, dove secondo me i giocatori fanno comandare troppo i procuratori. Mentre dovrebbe comandare chi gioca. Quando giocavo io, decidevo io, non il procuratore. Tant’è vero che io, nella mia generazione, sono uno dei due casi alla Roma in cui un giocatore s’è tolto dei soldi. I calciatori devono tirare fuori le palle con procuratori, che comandano troppo e parlano troppo“.
KESSIE – “Non so chi decide lì. Ma so che Kessie dovrebbe far decidere il cuore, che nel calcio è ormai difficile da trovare. I soldi sono importanti, però se andrà via mi auguro sia una decisione sua. Quando sei ‘dentro’ il contratto si parla di amore, quando sei da rinnovare si pensa ad andar via. Non va bene“.
THEO HERNANDEZ – “Ha addosso gli occhi di mezza Europa ed è normale che sia così. Ha grandissime prospettive, è un patrimonio da salvaguardare. Mi auguro resti“.
CALABRIA IN NAZIONALE – “Ha sempre fatto bene, ha forza e gamba. Di Lorenzo, però, fino a questo momento ha dimostrato di essere il più forte in quel ruolo ed è giusto che giochi lui. Ma Davide è nel giro, ed è qualcosa già molto importante. Ha la forza e l’esperienza per diventare un giocatore di livello internazionale“.
ROMAGNOLI – “Una situazione che sta gestendo bene, anche perché c’era già l’anno scorso. Lui è un giocatore importante, la società è sana e sa come gestire queste situazioni. Mi pare sia tranquillo, senza particolari nervosismi, quando lo chiamano lui si è sempre fatto trovare pronto“.
MALDINI – “Una persona serissima, competente, un grande uomo. Ci sentiamo spesso. Soprattutto in Italia la percentuale di gente che lavora nel calcio e che ha fatto calcio è bassa. Quindi, quando trovi società serie con professionisti seri come lui, che hanno fatto calcio, i risultati sono questi“.
CHAMPIONS – “Anche l’Atalanta due anni fa aveva perso le prime tre nel girone e poi si era qualificata. Il Milan ha lottato tanto per arrivare in Champions e bisogna lottare fino alla fine per restarci dentro. Altro che scansarsi“.
This post was last modified on 30 Ottobre 2021 - 15:19