L’allenatore rossonero, insieme a Brahim Diaz, parla alla vigilia della sfida con i Colchoneros di Simeone, in programma domani sera a San Siro (calcio d’inizio alle 21). SpazioMilan, come di consueto, ne propone la diretta testuale.
“Siamo stati molto bravi nel nostro percorso a sfruttare ogni situazione per fare qualcosa di meglio. Siamo giovani e questo ci dà tanti vantaggi: dove non possiamo arrivare con l’esperienza ci arriviamo con le idee, l’energia, l’entusiasmo. Come quello che ci daranno i tifosi a San Siro”.
“L’Atletico Madrid è una squadra molto forte, molto solida. Un allenatore molto preparatore e dei giocatori di grandissimo livello, soprattutto esperti e pronti a colpire in ogni momento. Dovremo fare una partita di altissimo livello, restando sempre concentrati”.
“Il livello è molto alto. I particolari fanno la differenza, abbiamo commesso qualche errore tecnico in un paio di situazioni e ci hanno punito subito. Dovremo giocare semplice, veloci, senza sbagliare scelte. Gli avversari possono colpirti in ogni momento, e parliamo di avversari che hanno battuto Real Madrid, Barcellona e sono arrivati in finale. Credo che l’esperienza di Liverpool ci possa servire per essere più pronti e competitivi contro una squadra molto forte”.
“Giroud? È chiaro che ai nostri livelli perdere due settimane di preparazione ti fa calare di ritmo e condizione. Il minutaggio a La Spezia è stato utile a farlo migliorare di condizione e sicuramente crescerà nelle prossime partite”.
“Sicuramente la voglia e l’entusiasmo di fare la partita domani sera non ci mancheranno. Sarà una partita importante, ma non fondamentale. Sicuramente vogliamo togliere lo zero dalla classifica”.
“Theo Hernandez sta crescendo, domenica ha fatto una partita molto attenta ed efficace soprattutto sotto questo punto di vista. È stata una partita tra le migliori a livello di completezza, è chiaro che le sue qualità offensive sono note a tutti. Credo che stia arrivando ad altissimi livelli”.
“Credo che per Kjaer e Florenzi saranno importanti gli allenamenti di oggi pomeriggio e domattina, vedremo se saranno disponibili. Per gli altri diventa più difficile e sarà più probabile dopo la sosta”.
“Nella mia testa il rapporto che ho creato col club, con i miei giocatori e con l’ambiente Milan non ha scadenza. Abbiamo le stesse ambizioni, la stessa voglia di ottenere il massimo da ogni partita. Poi pensiamo alla partita di domani, che è molto importante ed è da affrontare con energia ed entusiasmo, sapendo che servirà una partita di altissimo livello”.
“Ritengo di aver sempre avuto la fiducia del mister e di tutto il club. In quella partita, contro la Juve l’anno scorso, mi sono sentito benissimo e sono felice di aver segnato, tutti abbiamo giocato alla grande, ma la fiducia non mi è mai mancata”.
“Credo che ci siano molti giovani di talento tanto qui che in Spagna. Non penso che ci sia gran differenza, dipende a che livello un giocatore si trova. Io sento di avere la mia responsabilità, la leadership che mi è stata data e mi piace averla, alla fine è sempre una questione di squadra: se non va bene la squadra, non vado bene io”.
“L’eredità di Calhanoglu? Io penso solo a essere la mia migliore versione possibile e aiutare la squadra con gol o assist, è la cosa più importante ed è l’unica che posso fare. È un gioco di squadra. Penso che abbiamo uno spirito incredibile, alla fine conta la passione che abbiamo per il calcio e fare quello che possiamo fare”.
“Se sfidare l’Atletico rappresenta una sfida particolare per me? Penso che possa avere un peso, però ora gioco per il Milan e punto solo a fare il massimo che posso per aiutare la mia squadra. Servirà una grande partita per conquistare i tre punti, è l’unica cosa che conta”.
“Penso che l’Atletico Madrid abbia una rosa molto ampia e con giocatori di grande talento, in più lavorano tanto. Non so se sia la squadra più forte o no, ma è sicuramente molto forte. Abbiamo visto che vincono molte partite negli ultimi minuti, è sicuramente una squadra molto completa”.
“Lottiamo uno per tutti e tutti per uno. Ciascuno aiuta gli altri con quello che sa fare meglio. Credo che ci sia un’armonia incredibile, ci appoggiamo l’uno con l’altro, siamo una famiglia e seguendo il mister stiamo facendo partite molto buone. Ora dobbiamo solo migliorare, sono molto contento della responsabilità che ho e di come i miei compagni mi stanno aiutando. Penso che ciascuno abbia le sue responsabilità, non mi sento il leader, provo solo ad aiutare la squadra con tutto quello che ho”.
This post was last modified on 27 Settembre 2021 - 22:20