SM – Conferenza stampa di Giroud: “Vice Ibra? Se mi hanno ingaggiato…”

Amici di Spaziomilan.it a breve comincerà la conferenza stampa di presentazione di Oliver Giroud.

Quali erano i tuoi idoli rossoneri? Quando ero piccolo tifavo Arsenal e Milan, ammiravo Papin, Andry Shevchenko, l’ho incontrato e ho parlato con lui ora è un amico, è stata una grande emozione. Mi piaceva anche Van Basten ma sono davvero tanti. Anche parlare con Paolo Maldini è stato un sogno che è diventato realtà.

Sei attento ai dettagli come ha detto Maignan? Assolutamente. La concentrazione mentale è fondamentale per tutti gli sport. La mia motivazione per essere qui è quella di dare il contributo alle giovani promesse del calcio, l’ho già fatto al Chelsea e all’Arsenal, per portare la mia esperienza e spiegare che ‘No pain, No gain’.

Giroud più Ibrahimovic: coppia o concorrenza? Bella domanda. Per me è un grande onore giocare con Ibra. Penso che sia da fare a Pioli. Io posso essere complementare a Ibrahimovic, ma dipende come vorrà giocare il mister. Sicuramente saremo una bella coppia. Io sono qui con umiltà per portare la mia esperienza. Cercherò di guadagnarmi il posto sul campo ma sicuramente Pioli è felice di avere due attaccanti come me e Ibrahimovic.

Quale potrebbe essere il discorso tattico più adatto per vedere questo dualismo? Anche questa è un’altra bella domanda. Sarà un argomento che preoccupa molti ma io non sono l’allenatore e sarà lui a decidere gli aspetti tattici. I grandi giocatori si capiscono anche sul campo e sapremo adattarci alle caratteristiche di uno e dell’altro. La questione non è solo Ibra-Giroud ma di tanti giocatori capaci, che sanno lavorare e vogliamo dare il massimo per questa squadra. Saremo pronti a dare il nostro contributo.

Quale sarà il tuo obiettivo personale in questa stagione? Voglio lasciare il segno in questa squadra e che si ricordi del mio periodo. Ho vinto tanti trofei nei club passati e voglio farlo anche qui. Ho un obiettivo nella mia testa ma non lo dico perché sarebbe una pressione in più per me.

Cosa ti ha portato dopo tanti anni ad accettare una nuova sfida? Eri davvero vicino all’Inter? Il mio sogno è stato giocare in Premier ma ho pensato che al Chelsea era giunto il mio tempo. Volevo un nuovo campionato, un nuovo paese e cultura. Ed ecco che sono qui, spero di vincere altri trofei. Il Mister a Londra veda altri al posto mio. Ho ricevuto un caloroso benvenuto al Milan da Maldini. Per la seconda domanda: io sono cristiano, e credo nel destino. Devo giocare per il Milan e non per l’Inter.

Come ci si sente ad arrivare al Milan da Campione d’Europa, sapendo che i rossoneri avranno un girone di ferro? Credo che il Milan è uno dei più grandi club in assoluto. Anche se è stato assente per qualche anno adesso vuole restare stabilmente in Champions. Credo nel progetto rossonero, con giovani di qualità e noi esperti daremo una mano. Sono orgoglioso di partecipare alla Champions con il Milan.

Il Milan sarà competitivo per lo scudetto? Io sono qui perché credo nel progetto di questa società. Alzare la pressione non è il termine corretto. Darò il massimo e cercherò di ottenere altrettanto dai miei compagni. Lo fa anche Ibra, ed è con questo spirito che si vince nel campo e nella vita: si deve uscire dalla zona di comfort e fare quel qualcosa in più.

Hai scelto la nove per sfatare la maledizione? Ti piacerebbe giocare ancora con Ziyech? Non sono superstizioso. Non credo che la maglia possa condizionare le mie prestazione. La nove è stata di Papin, Van Basten e Inzaghi. Non lo dimentico, ma non sarà un motivo di pressione per me. Voglio rendere orgogliosi i tifosi del Milan. Mi piacerebbe giocare con Ziyech perché ha qualità tecniche eccezionali. Tanta esperienza e più giocatori forti ci sono meglio è.

Può essere un peso l’appellativo ‘Vice Ibra’? Deciderà Pioli. Sono qui con grande umiltà. Maldini, Massara e Gazidis mi hanno ingaggiato perché hanno fiducia. Non sono preoccupato per il mio caso, spero solo di dare supporto alla squadra, questo è l’importante.

Sarri ha speso belle parole per te, lo hai sentito? No, non ho parlato con lui. Abbiamo condiviso una stagione di grande successo, sono stato felice anche per lui che ha vinto il suo primo trofeo come l’Europeo. Ho concluso quella stagione come top scorer ed è stata una soddisfazione. Lo ringrazio, è ottimo manager e una grande persona. Ora però voglio fare grandi cose con Pioli.

Nonostante i trofei che hai vinto, in Inghilterra ti hanno sottovalutato, sei qui anche per riscattarti? Si sentono dire molte cose. Anche quando si raggiungono grandi livelli, bisogna avere sempre un supporto e certe cose è meglio non sentirle. Molto spesso mi dicono di pensare più alla mia carriera, anche nei social, ma io non guardo questi commenti. Penso solo a soddisfare i tifosi e le persone a cui voglio bene.

In Francia ti hanno etichettato come ‘vecchio’ dopo il gol al Nizza. Cosa ne pensi? Il fatto dell’età lo avevo detto io a loro: “Non preoccupatevi sono ancora qui”. Anche se tra poco sarò ancora più grande per me non importa. La differenza la fa solo la testa. Io sono qui per dimostrare che l’età è solo un numero.

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