Il 23enne difensore inglese del Milan Fikayo Tomori ha concesso un’intervista al Corriere della Sera. Di seguito le dicharazioni rilasciate dal calciatore.
INGHILTERRA – “Arrivare in finale è stato un gran traguardo. Ora pensiamo ai Mondiali. La squadra è molto giovane, i Mondiali sono tra un anno, ogni giocatore avrà tempo per migliorare e prepararsi. Io spero di esserci, è il mio obiettivo. Il Milan è un’opportunità enorme. Mi sto concentrando su questo. Mi sento bene“.
RAZZISMO – “Si trova ovunque. Italia o Inghilterra non fa differenza, ciò che conta è come lo combattiamo: con la cultura e con l’educazione. Il calcio può mandare messaggi importantissimi, ma serve coraggio“.
ESPERIENZA ROSSONERA – “Alla grande. C’è tutto per crescere e per vincere. Un sogno“.
OBIETTIVO STAGIONALE – “Nulla è impossibile, si gioca sempre per vincere. Dobbiamo andare avanti così, step by step“.
IL SUO VALORE – “Nessun peso, è una grande soddisfazione sentire questa fiducia attorno a me. Tutti mi stanno aiutando. L’ho capito subito: il Milan è il posto giusto per me“.
KJAER E ROMAGNOLI – “Due grandi campioni, mi stanno aiutando moltissimo nella crescita personale. Dentro il campo ma anche fuori. Romagnoli è il capitano, mi parla in inglese in campo e questo mi aiuta. Ho un ottimo feeling con lui e Kjaer“.
PIOLI – “Mi insegna i segreti e i dettagli. Come vuole che giochi nel suo sistema, con il resto della squadra. Era un difensore, mi insegna molto su come difendere, sulla posizione da avere in campo. Ho un ottimo rapporto con lui“.
MALDINI – “A volte non mi sembra ancora vero quando ci parlo, sapendo la carriera che ha fatto. Un mito assoluto, una leggenda del calcio. Paolo è una di quelle persone che può aiutarti davvero, darti incredibili consigli. Sto provando a prendere quanto più posso da lui“.
IBRAHIMOVIC – “Un leader vero, capace ti farti tirare fuori il meglio anche solo con una parola, uno sguardo. Un fuoriclasse“.
GIROUD – “Una persona molto gentile oltre che un grande attaccante. Ha un’esperienza immensa, ha giocato in grandi squadre segnando sempre molto e soprattutto vincendo molto. Ci aiuterà“.
SAN SIRO – “È uno stadio magnifico anche vuoto, chissà come sarà tutto pieno. Immagino la carica pazzesca“.
PRESENTE E FUTURO – “A fine carriera mi piacerebbe diventare manager nel calcio. Certo, dopo il ritiro vorrei anche diventare padre, avere una bella famiglia. Vedremo cosa accadrà nel futuro. Ora però pensò solo al Milan: è la mia grande occasione, non la sprecherò“.