La questione Superlega è tutt’altro che chiusa. Il Tribunale di Madrid respinge il ricorso dell’UEFA. Ha appena confermato l’obbligo da parte dell’UEFA di cessare le azioni nei confronti delle società fondatrici della Superlega. Oltre a Juventus, Real Madrid e Barcellona che non hanno mai fatto marcia indietro davanti alle minacce di annullare il progetto, ci sono altre società a trarre beneficio dall’operato del Tribunale di Madrid. La sentenza solleva tutte le società fondatrici dalla responsabilità di dover subire le sanzioni inflitte dall’UEFA nella primavera scorsa. Tra le fondatrici del progetto anche Milan e Inter. Tra le sanzioni UEFA inflitte, significativi i punti 5, 6 e 7, ovvero:
- come gesto di buona volontà, e insieme agli altri club, farà una donazione per un totale di 15 milioni di euro, da utilizzare a beneficio di bambini, giovani e calcio di base nelle comunità locali in tutta Europa, compreso il Regno Unito
- Sarà soggetto alla trattenuta del 5% dei ricavi che avrebbe ricevuto dalle competizioni UEFA per club per una stagione, che verranno ridistribuiti
- Accetterà l’imposizione di sanzioni consistenti nel caso in cui prenda parte a una tale competizione non autorizzata (100 milioni di euro) o violi qualsiasi altro impegno assunto nella Dichiarazione d’Impegno del Club (50 milioni di euro)
Piccola boccato d’ossigeno per Milan e Inter. Ecco il comunicato congiunto di Juventus, Real Madrid e Barcellona:
FC Barcellona, Juventus e Real Madrid CF prendono atto con soddisfazione della decisione del tribunale di Madrid di confermare l’obbligo di UEFA di cessare le azioni intraprese nei confronti dei club fondatori di European Super League, inclusi il procedimento disciplinare nei confronti dei tre club sottoscritti e la rimozione delle penali e delle restrizioni imposte agli altri nove club per evitare il procedimento disciplinare di UEFA.
Il Tribunale ha accolto la richiesta formulata dai promotori di European Super League, ha respinto il ricorso di Uefa e confermato l’intimazione a UEFA che, qualora quest’ultima non si conformasse alla decisione, ne scaturirebbero ammende e responsabilità penali. Il caso sarà valutato dalla Corte di Giustizia Europea, che analizzerà la posizione monopolistica di UEFA sul calcio europeo.
È nostro dovere occuparci dei gravi problemi che affliggono il calcio. UEFA si è accreditata come legislatore, operatore esclusivo e unico titolare riconosciuto dei diritti delle competizioni europee, nonché organizzatore. Questa posizione monopolistica e in conflitto d’interessi danneggia il calcio e il suo equilibrio competitivo. Come dimostrato ampiamente, i controlli finanziari sono inadeguati e sono stati applicati impropriamente. Ai club partecipanti alle competizioni europee dovrebbe essere garantito di governare le competizioni.
Siamo felici che, da ora in avanti, non saremo più oggetto delle attuali minacce della UEFA. Il nostro obiettivo è di continuare a sviluppare il Progetto di Super League in modo costruttivo e collaborativo, contando sul contributo di tutti gli stakeholders del calcio: tifosi, calciatori, allenatori, club, leghe e federazioni nazionali e internazionali. Siamo consapevoli del fatto che alcuni elementi della nostra proposta potrebbero essere rivisti e, naturalmente, potranno essere implementati attraverso il dialogo e il consenso. Rimaniamo fiduciosi nel successo di questo progetto che sarà sempre rispettoso della normativa dell’Unione Europea.
Ci si aspetta un’estate rovente per la politica del calcio e breve è attesa la risposta dell’UEFA.