Patrick Cutrone, ex attaccante del Milan, ha parlato in esclusiva a SportWeek di Manuel Locatelli, ritornando anche ai tempi in cui entrambi erano rossoneri:
Sul rapporto: “Siamo come fratelli. Avevamo 11 anni quando ci siamo conosciuti al Milan, a 17 vivevamo insieme in convitto. A quei tempi vedevo più lui della mia famiglia. Siamo cresciuti insieme e insieme siamo arrivati in prima squadra. È una delle persone più importanti della mia vita”.
Sulle prime impressioni: “Lui arrivava dall’Atalanta, rivale storica del Milan a livello giovanile. All’inizio noi compagni lo guardavamo quasi come un nemico. Sai, stiamo parlando di bambini, e tra bambini la rivalità è un fatto istintivo, di pancia. Insomma, non ci fu subito simpatia. Poi facemmo un torneo in Portogallo, ci misero in camera insieme e lì nacque tutto”.
Sul carattere di Manuel: “Ci somigliamo sotto vari aspetti, compreso il fatto che è un po’ permaloso: come me, soffre la battuta. A volte non ci si parlava per tutto il giorno. E non puoi toccargli i capelli: ci tiene moltissimo. Ma è gentile, disponibile, ti dà tanto”.
Sul campo: “In campo ci si difendeva a vicenda. Ricordo i gol segnati grazie ai suoi assist. Per esempio, nei playoff di Europa League del 2017, contro lo Shkendijia: un lancio dei suoi da centrocampo, e io che infilo il portiere. Abbracciandoci, ci emozionammo. Lo stesso, poi, in Under 21 contro la Slovenia”.
“Sono uno che parla in faccia e noi due sappiamo tante cose uno dell’altro che ci teniamo per noi. Non ci sono segreti. Posso ripetergli: ti voglio bene”.
This post was last modified on 26 Giugno 2021 - 16:34