La Superlega continua a far parlare di sé, dopo che i nove club “ribelli” hanno accettato le condizioni grazie a un lungo dialogo con la Uefa. Arriva la risposta di Juve, Barcellona e Real Madrid.
I tre club, ancora presenti nella Superlega, hanno diramato un comunicato in cui spiegano: “Pressioni inaccettabili dall’UEFA, pronti a discutere”.
Segue il comunicato:
“In relazione al comunicato emesso da Uefa il 7 maggio sulla Super League e alla posizione assunta da nove dei suoi membri fondatori, Fútbol Club Barcelona, Juventus Football Club e Real Madrid Club de Fútbol comunicano che:
a. Con lo scopo di fornire soluzioni all’attuale insostenibile situazione del settore calcistico. I dodici club fondatori hanno condiviso la stessa preoccupazione – così come altri stakeholders nel calcio europeo – particolarmente nel contesto socio-economico corrente, che riforme strutturali siano indispensabili per assicurare che il nostro sport permanga di interesse e sopravviva nel lungo periodo. Per rispondere a ciò, il 18 aprile hanno annunciato la loro volontà di creare la Super League e di instaurare un canale di comunicazione con UEFA e FIFA, in un costruttivo spirito di collaborazione tra le parti, così come reso noto a ciascuna di esse nella stessa data;
b. Con il massimo rispetto per le attuali strutture e per l’ecosistema del calcio. I club fondatori hanno espressamente convenuto che la Super League avrà luogo quando riconosciuta da UEFA, da FIFA o da entrambe, oppure quando, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti applicabili, considerata quale competizione compatibile a tutti gli effetti con il permanere dei club fondatori nelle rispettive competizioni domestiche. Tuttavia, a dispetto di tali circostanze, UEFA e FIFA si sono sinora rifiutate di stabilire un adeguato canale di comunicazione; e
c. Al fine di apportare stabilità finanziaria all’intera famiglia del football europeo, attualmente impattata da una crisi profonda che minaccia la sopravvivenza di molti club. Testimonianza di questo sono gli impegni annunciati a destinare annualmente fondi di solidarietà di importo garantito, rispetto a quelli distribuiti da UEFA, e a rafforzare le regole di sostenibilità finanziaria, attraverso la creazione di un chiaro, trasparente ed efficace sistema di controllo, soggetto a verifiche da parte di esperti.
– Siamo totalmente consapevoli della diversità di reazioni all’iniziativa della Super League e, conseguentemente, della necessità di riflettere sulle ragioni di alcune di esse. Siamo pronti a riconsiderare l’approccio proposto, per quanto necessario. Tuttavia, saremmo altamente irresponsabili qualora, consapevoli dei bisogni e della crisi sistemica del settore calcistico che ci hanno indotti ad annunciare la Super League, abbandonassimo la missione di fornire risposte efficaci e sostenibili alle questioni esistenziali che minacciano il settore calcistico.
This post was last modified on 8 Maggio 2021 - 10:11