Nella conferenza stampa pre partita, il tecnico del Parma Roberto D’ Aversa presenta così il match di domani contro il Milan: “Punti deboli ne ha pochi. La partita di domani ha importanza come le otto che rimangono. Dobbiamo affrontare ogni partita con impegno, loro hanno giocatori bravi tecnicamente e che attaccano bene in profondità, variano diversi tipi di costruzione, se vogliamo metterli in difficoltà va messa aggressività e intensità. Quando si affrontano squadre così forti bisogna sperare che incappino in una giornata no e noi dobbiamo fare la partita perfetta”.
I recuperi: “Per quanto riguarda i recuperi, dopo l’allenamento di oggi rientra Osorio. Ha qualche problemino Busi e gli altri sono a disposizione. Per l’attacco abbiamo qualche problematica numerica, ma abbiamo a disposizione Gervinho, Man, Pellè e Traoé della Primavera, oltre a Cornelius“.
Qualche cambio è in vista?: “Come successo col Benevento, il modo di attaccare e difendere dipende dai giocatori che si sceglie di mandare in campo. Nella partita s’è visto un cambiamento tra primo e secondo tempo. Cornelius è a disposizione ma non per 90 minuti, ci sono valutazioni ma la squadra ha mostrato cambiamenti nell’aspetto tattico durante la partita, sia per la fase offensiva che difensiva. Cambi ne abbiamo fatti”.
Le condizioni di Gervinho: “Mi aspettavo la domanda su Mihaila, perché se n’è parlato tanto. A me non piace parlare dei singoli, quando sono arrivato aveva fatto una partita Mihaila, da quando sono qui ha fatto un numero di presenze importanti, veniva da un infortunio. Nella gestione si è tenuto il conto che potesse avere una problematica, ma negli ultimi anni non c’è fiducia nel lavoro dell’allenatore. Mihaila non stava benissimo in nazionale, è rientrato in condizioni pessime. Per giocare in nazionale si è fatto le punture. Gervinho non ha fatto una partita alla sua altezza, ma negli anni passati ci ha permesso di preservare la categoria. Gervinho è andato in nazionale da infortunato, e quei quattro giorni persi possono aver compromesso la prestazione di un calciatore che rientrava da un infortunio, ma non bisogna crocifiggerlo. Ci auguriamo che possa farci vincere la partita, come in passato. Finché si critica l’allenatore ok, ma quando si tocca lo staff o altro non mi sta bene. La critica deve esserci, ma dove si mette in dubbio la professionalità non lo accetto”.
Le motivazioni che l’hanno spinto a tornare: “Il motivo per cui sono tornato è per compiere un’impresa, salvare la squadra, che aveva qualche difficoltà. Avevo chiesto una compattezza, il campionato di A è aperto, sia per la Champions che per la salvezza. Siamo a 4 punti dal Torino, credo si abbia il potenziale per raggiungere l’obiettivo. In settimana ho letto dei numeri, ma ora è importante fare i numeri. In questo momento dobbiamo ragionare sulla partita di domani, una squadra che ha fatto 37 punti fuori casa. Sarà difficile, ma nel nostro percorso si è lasciato qualche punto che avremmo meritato di portare risultato pieno, ci deve portare a fare risultato anche contro il Milan. Dobbiamo essere volenterosi nel metterli in difficoltà”.
La sorpresa Pezzella come esterno d’attacco: “Giuseppe è un giocatore che deve avere campo a disposizone per le sue caratteristiche. Ogni volta che è stato chiamato in causa si è provato a sfruttare la sua miglior caratteristica, di spingere sula fascia, ma credo che abbia bisogno di campo per sfruttare le sue caratteristiche, non ha spunto nel breve”.
Il racconto della settimana in vista del Milan: “A livello morale questi ragazzi, in qualsiasi altra situazione, avrebbero sofferto dopo i pareggi di spezia, Benevento, con la sconfitta con il Genoa, e loro hanno sempre ripreso il cammino. Abbiamo sì ripreso una partita, ma si recrimina su un risultato che avremmo meritato di portare dalla nostra parte. In settimana più che sulle scelte mi sarei aspettato qualcosina in più sul gol annullato. Mi aspettavo qualche polemica in più dall’ambiente. La salvezza è un obiettivo che possa giovare a tutti”.
L’ opzione doppio play: “Quello che si è preparato tatticamente mi auguro lo possiate vedere domani sera, ora non posso rispondere a questa domanda che avvantaggerebbe una squadra più forte di noi. Quando si affrontano le partite si analizzano gli avversari e dove hanno avuto difficoltà, queste sono partite che si analizzano e si cerca di stabilire quale può essere la tattica giusta. Faccio fatica a rispondere a questa domanda”.
La causa dei tanti gol da calcio da fermo: “E’ chiaro che il maggior numero di gol sia arrivata per l’assenza di pubblico, senza pubblico da palla inattiva la concentrazione viene un po’ a scemare. Il pubblico ti porta ad essere più concentrato ed attento, si vedono gol subiti in tutto il campionato che dipendono dall’attenzione, e l’assenza di pubblico può inficiare questo. Per quanto riguarda il caso nostro, è un aspetto da migliorare perché questo aspetto non ci fa migliorare una classifica che, tolta la partita col Bologna, sotto il punto di vista della prestazione la squadra ha sempre ben fatto. Però questo aspetto non ci ha portato a prendere risultati pieni che avremmo meritato: si è cambiato il modo di difendere, da una linea di sette a difendere in due linee. Ma credo sia importante non il come si difende, perché abbiamo preso gol da angolo marcando a uomo, con le due linee, ma nella cattiveria e nella determinazione nel non concedere il gol all’avversario, sia in marcatura a uomo, nel duello personale in cui ci vuole più fame, sia utilizzando una difesa a zona nelle seconde palle. Ad oggi non ci hanno portato ad uscire fuori da questa situazione, pur avendo meritato. In queste nove partite dobbiamo migliorare per far sì di non recriminare dopo le prestazione fatte dai ragazzi”.
This post was last modified on 9 Aprile 2021 - 18:30