Valentina Giacinti, una bomber di razza con la numero 9 sulle spalle: la giocatrice del Milan Femminile si è raccontata a SportWeek. Le sue parole:
Sul messaggio ricevuto da Altafini dopo i gol nel derby: “È stato carino, mi ha mandato un vocale per farmi i complimenti e per raccomandarmi di farne 4 anche alla Juventus come fece lui. Non sapevo nemmeno di questo record, non mi interessano le statistiche. Sapevo però di aver raggiunto quota 50 gol con il Milan”.
Sulla maglia tolta nell’esultanza: “Non ci ho pensato, è stato un gesto liberatorio. Io sono così, mi lascio trasportare, forse un po’ troppo. Ho preso un cartellino giallo e la mia compagna Veronica Boquete mi ha detto di non fare altre stupidate. Lì mi sono calmata e ho pensato a non fermarmi”.
Sui complimenti ricevuti: “Mi sono arrivate tante chiamate, anche i complimenti dal mio idolo, Bobo Vieri. Anche i ragazzi del Milan maschile ci sono molto vicini. Mi sento spesso con Leao, Romagnoli, Kalulu e Calabria. Siamo una famiglia. Il club dà importanza al settore femminile, Gazidis e Massara vengono alle partite, così come Baresi. Ivan (Gazidis, ndr) mi dice che da me vuole 20 gol a stagione. Una carica in più”.
Sulla passione per il calcio: “Avevo la passione dentro. Il mondo non cambierà finché continueremo a pensare che per i bambini si fa il fiocco azzurro e alle bambine cose di color rosa e bambole. Sai che facevo alle bambole? Prendevo la testa e la usavo come la palla. A un certo punto hanno capito che forse era meglio smettere di regalarmele”.
Su Ganz: “Ascolto ogni allenatore, sono abituata così, perché ciascuno può darti qualcosa. Da tutti si impara”.
Sulla vita oltre il calcio: “Quando si poteva uscivo con gli amici. Mi piace andare in sala giochi a giocare a basket. Provare a far canestro mi rilassa. La vita è bella è il mio film preferito. Durante la giornata rido, poi alla sera divento malinconica, è il momento in cui pensi a te stessa a quello che succede nel mondo”.
Sulla sua vita dopo il calcio: “A volte penso che mi piacerebbe restare in questo mondo. Altre volte mi vedo in un bar a preparare cocktail o cappuccini, a fare festa. C’è anche il karaoke che mi piace un sacco”.