Quest’oggi, giorno del match dei sedicesimi di finale d’andata di Europa League tra Stella Rossa di Belgrado e Milan, i colleghi di Calciomercato.com hanno intervistato il centrocampista ivoriano Sekou Sanogo, in forze proprio alla squadra serba che affronterà i rossoneri alle 18:55. Queste sono state le sue dichiarazioni più importanti:
Sanogo, la Stella Rossa è prima in classifica nel campionato serbo e ha superato brillantemente il proprio girone di Europa League. Come arrivate alla sfida con il Milan?
“Per noi è un obbligo vincere lo scudetto. Milan e Stella Rossa si erano già incontrati nelle Coppa dei Campioni nell’88, fu una sfida decisa ai calci di rigori. Chissà forse si ripeterà ma questa volta sperando che a vincere sarà la Stella Rossa“.
Quali sono i vostri punti di forza e cosa invece temete del Milan?
“Il Milan non ha un solo reparto forte, temiamo sicuramente di più il collettivo, che fa dei rossoneri una squadra unita. Noi siamo una squadra forte e aggressiva“.
Di fronte avrà il connazionale Kessie. Ha avuto modo di parlare con lui in questi giorni? Cosa le piace del suo modo di giocare?
“Sono contento di rivederlo, é un giocatore completo oggi che ha preso la regia a centrocampo del Milan“.
Che tipo di allenatore è Dejan Stankovic? Per lui sarà un derby nella settimana del derby. Vi ha trasmesso una carica diversa e speciale per la gara di questa sera?
“Il Mister vuole sempre vincere, è una persona fantastica, che non spende tante parole. Riesce a farti capire tutto con poche parole. Noi vogliamo passare il turno, indipendentemente da chi affrontiamo. Abbiamo rispetto del Milan ma non paura“.
Potete contare su due calciatori italiani come Falcinelli e Falco. Come va con la lingua? Sono giocatori importanti per la vostra squadra?
“Sono giocatori importanti per noi, e poi il calcio ha una sola lingua… il pallone!“.
Siete convinti di poter fare l’impresa e passare il turno?
“Quando vesti la maglia della Stella Rossa di Belgrado devi essere sempre convinto di vincere“.
Lei è stato molto vicino alla Roma quando c’era Monchi come direttore sportivo. Le piacerebbe giocare in Italia in futuro?
“Il mio agente aveva avuto contatti con i giallorossi e andò a Roma a incontrare Monchi. Però penso al presente e oggi sono contento in questo club così importante“.
In chiusura crede che l’assenza dei tifosi potrebbe penalizzarvi in vista della sfida di stasera con il Milan?
“Loro sono un’arma in più, è un vero peccato che non possano essere al Marakana“.
This post was last modified on 18 Febbraio 2021 - 18:50