Lucas Paquetà, a distanza di mesi, è tornato a parlare della sua esperienza italiana con la maglia del Milan. Il centrocampista brasiliano, arrivato nel Gennaio 2019, ha lasciato Milano un anno e mezzo dopo alla volta di Lione.
Ecco le sue parole rilasciate al quotidiano francese L’Equipe: “A Milano mi ero messo molta pressione, anche troppa. Quando sono arrivato in Francia mi sono detto che non me ne dovevo mettere, che avrei dovuto dare soltanto il meglio di me. Se poi i gol sarebbero arrivati, tanto meglio: ad oggi ci sono, quindi va bene così. Ero consapevole delle mie responsabilità, ma poi non sempre le cose vanno come dovrebbero. A volte non c’è nemmeno motivo per un fallimento. La mia avventura al Milan non è stata straordinaria, probabilmente inferiore alle attese, ma mi è servita molto perché adesso sono un giocatore migliore, diverso, più forte, che ha ritrovato l’essenza di ciò che era al Flamengo. La pressione c’è lo stesso, ma non arriva più da me stesso“.
Paquetà, poi, ha sottolineato quanto sia stata importante per lui la figura di Leonardo, tanto da rimpiangerlo qualche mese più tardi, dopo le sue dimissioni: “Leonardo mi ha aiutato molto, mi ha accompagnato. Possiamo dire che era il mio mentore, poi quando è andato a Parigi mi sono sentito un po’ solo, non ancora adattato alla cultura e alla società. Quello che sono ora lo devo anche al Milan e a Leonardo, mi ha aiutato ad affrontare le difficoltà”. “Non sarei venuto al Lione senza Juninho. Sapeva il periodo che stavo attraversando e quando gioco voglio ripagare la fiducia che mi ha dimostrato. Il Lione mi ha cercato anche nel 2017, il mio agente me ne parlò, ma c’erano discussioni anche con altri club e forse ero troppo caro“.