Caso tamponi Lazio – La Procura di Avellino non trova brogli, ora chiede la prova del DNA: ecco cosa rischia il club

È tornato alla ribalta nelle ultime ore il caso tamponi in casa Lazio. L’edizione odierna de Il Messaggero ha spiegato come la Procura sia pronta a chiedere (da regolamento) almeno quattro punti di penalità per la società biancoceleste, su cui sarà chiamato a decidere – entro un mese – il giudice Mastrocola. Eventualmente, ci saranno altri due gradi di giudizio: sotto accusa una negligenza reiterata, nessun dolo o frode sportiva. In sede penale, la Procura di Avellino non ha trovato alcun broglio. Dopo le contro-analisi dei tamponi, però, chiede adesso la prova del DNA.

Secondo l’avvocato Gentile, Lotito è convinto che la battaglia nata si tratti di una battaglia politica, poiché l’indagine è partita da una denuncia del Torino. Il club granata, però, al pari della Juve, non vuole essere ammesso come parte civile nel processo. Sono quindi escluse le vittorie a tavolino per Torino e Juventus, precisa il quotidiano: entro maggio, ad ogni modo, dovremmo comunque conoscere la sentenza definitiva.

Gestione cookie