Nella giornata di ieri Zlatan Ibrahimovic è stato ascoltato dal procuratore federale Giuseppe Chiné in merito allo scontro con Romelu Lukaku nel derby di Coppa Italia.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport il giocatore avrebbe spiegato al procuratore come nella sua vita non ci sia spazio per il razzismo. Lo svedese ha provocato l’avversario ma non ha infranto l’articolo 28 del codice di giustizia sportiva.
La frase che ha fatto scalpore è quella sui riti “voodoo”, ma l’attaccante rossonero ha spiegato come lui facesse riferimento ad avvenimenti risaputi in Inghilterra, che fecero scandalo nel 2017, quando Ibra e Lukaku erano compagni di squadra allo United.