Franco Ordine, giornalista de Il Giornale, ha parlato in esclusiva ai microfoni di SpazioMilan.it Queste tutte le sue risposte alle domande.
Sul Milan?
“I risultati che sta ottenendo il Milan sono la somma di una serie di fattori positivi, dunque, è successo che da un parte sono venute fuori le qualità del gruppo, dall’altra è venuta fuori l’abilità dell’allenatore, dall’altra ancora il contributo della società e dell’azionista che hanno capito di avere a che fare con gli uomini giusti. Queste tre componenti incastrate una dentro l’altra hanno creato questo puzzle. Adesso bisogna capire se questa squadra sarà in grado di arrivare fino alla fine, ma da come si sta muovendo sul mercato mi pare che hanno capito che questo gruppo aveva bisogno di essere puntigliato”.
Con i giusti innesti sul mercato si può credere allo scudetto?
“Dobbiamo raccontarci la verità, non possiamo pensare che la rosa del Milan sia superiore a quella della Juve, dell’Inter e per qualche verso a quella dell’Atalanta e della Roma. Dunque, se partiamo da questo presupposto partiamo da un’idea sbagliata. Sicuramente facendo questi interventi sul mercato la società è consapevole di 2 aspetti. Il primo è che giocando ogni tre giorni servono i sostituti. Secondo, è vero che il Milan ha la squadra più giovane ma è anche vero che il gruppo ha ricevuto un grande contributo da parte dei più esperti, in fila indiana sono: Kjaer, Ibrahimovic, Kessiè e Calhanoglu. Adesso resta da capire cosa succederà per quanto riguarda l’attaccante”.
Su Mandzukic?
“L’unico grande punto interrogativo è l’aspetto fisico. Non gioca da 10 mesi, gli serviranno almeno un paio di settimane per rodarsi. Il Milan avrà bisogno del suo contributo soprattutto quado inizieranno i sedicesimi di Europa League”.
Sull’Inter?
“L’Inter è a 3 punti dal Milan, sui nerazzurri e sul suo allenatore c’è un eccesso di criticità. Tutti davano per scontato che l’Inter avesse dovuto uccidere il campionato visto l’andamento della squadra lo scorso anno. Obiettivamente in campionato l’Inter non sta facendo male, c’è però una insoddisfazione di fondo sul suo allenatore. Le prossime due partite ci sapranno dire molto”.
Sulla Juventus?
“Sulla carta è la favorita perché ha vinto gli ultimi nove campionati. È evidente che questa è una squadra completamente diversa a quelle viste in passato. La società sta ringiovanendo in maniera clamorosa la sua rosa, questa non è una cosa da sottovalutare. Si sono resi conto che la generazione dei vari Bonucci, Chiellini, Buffon è finita, dunque, stanno sostituendo queste pedine un po’ per volta in maniera intelligente. La sfida di domani sera sarà una sorta di bivio per i bianconeri”.
Sul Napoli e Gattuso?
“Trovo molto volgari certi giudizi avventati sulla malattia di Gattuso. Inoltre sta succedendo quello che è già successo quando era al Milan, tutti vanno dicendo che la sua squadra non gioca bene. Il Napoli ha cambiato totalmente il suo sistema di gioco rispetto alla stagione precedente, passando al 4-2-3-1 che è lo stesso che ha adottato il Milan. È normale che se ti vengono a mancare giocatori come Osimhen e Mertens è evidente che la squadra faccia fatica e quelli che li rimpiazzano come Politano e Petagna non sono certamente all’altezza dei titolari. Gli azzurri se continuano con questi alti e bassi, come successe anche ad Ancelotti in passato, è evidente che l’ambiente non è maturo per fare il salto di qualità”.
Un pronostico su Inter-Juve e Cagliari-Milan?
“Io non sono bravo a fare pronostici, li trovo una perdita di tempo. Dico che Inter e Juve è aperta ad ogni risultato, mentre suggerisco al Milan una grande cautela contro il Cagliari”.