Prevenire è meglio che curare. Anche se adesso è difficile toccare l’equilibrio di un gruppo che fin qui è andato oltre le più rosee aspettative. Questa è la situazione in casa Milan. Dopo un avvio di campionato super, i rossoneri stanno vivendo un momento di leggera flessione che appare alquanto fisiologica. Flessione dovuta in primis dalle assenze, pesanti, dei leader di squadra. Pioli nel giro di un mese ha perso Zlatan Ibrahimovic, Ismael Bennacer e Simon Kjaer. Tre pilastri che alzavano la qualità e la personalità del gruppo. La loro assenza dal campo ultimamente si è sentita parecchio. Due punti in due partite contro Parma e Genova, cinque gol subiti in tre gare ed una classifica che si accorcia. Il diavolo inizia ad essere in affanno. E se il danese sembra recuperato per la trasferta emiliana contro il Sassuolo, per Zlatan e Ismael bisogna attendere l’anno nuovo.
Assenze pesanti, rattoppate più o meno efficacemente. I sostituti di Ibrahimmovic sono Ante Rebic e Rafael Leao: interpreti fuori ruolo che faticano a collocarsi in avanti e di conseguenza non incidono. Il croato sta brancolando ormai da un mese in mezzo alle difese avversarie ma fatica nei movimenti e appare fuori dal gioco. Il portoghese sembra più adatto ma la sua incostanza di rendimento ed una forma non propriamente brillante, non gli permettono di incidere come vorrebbe. Da qui nasce un dubbio: Pioli ha mai pensato ad un ‘Piano B’? Il 4-2-3-1 è il modulo perfetto e lo abbiamo visto, ma adesso è difficile attuarlo. Si potrebbe cercare un’alternativa momentanea, da attuare anche a gara in corso, per tentare di tamponare le falle delle ultime uscite non proprio impeccabili. In ogni caso zero drammi. Ricordiamoci dov’era il Milan fino all’anno scorso e guardiamo dove si trova oggi. Piano B o meno, il tecnico rossonero sta facendo qualcosa di straordinario ed è giusto che percorra la strada a lui più congeniale.
AAA cercasi un vice Zlatan. Lo svedese sembrava pronto al rientro e invece si è fermato nuovamente ai box a causa di un problema al polpaccio sinistro. 2020 finito e Milan, ancora un volta, senza il suo leader e trascinatore contro Sassuolo e Lazio. Ibrahimovic ha giocato solo sei partite su dodici in campionato ovvero il 50% delle gare. La società ha ribadito a più riprese che la riserva in attacco non è una necessità. Eppure, guardando questo dato è difficile pensare ad una seconda parte di stagione senza un’alternativa allo svedese. “In pochi verrebbero a fare la riserva ad un trentanovenne”. Frase vera, eppure nessuno guarda l’altro lato della medaglia: giocare affianco a Zlatan, osservarlo, studiarlo, rubargli qualche segreto e crescere sotto la sua ala. La sfida potrebbe essere più che stimolante. Tutto bello, ma quale sarebbe il giocatore che potrebbe accettare una proposta simile? La risposta qui non la troverete. Tuttavia, una provocazione è doverosa: dalle parti di Napoli, un attaccante polacco è fuori rosa e in rotta con la società. Che possa aver già stuzzicato i pensieri dalle parti di Via Aldo Rossi? Il profilo è più che compatibile, non ci resta dunque che attendere l’inizio del mercato.
This post was last modified on 19 Dicembre 2020 - 10:45