Intervistato da MilanTv, Davide Calabria ha parlato del traguardo raggiunto delle cento presenze in rossonero. Ecco le sue parole:
Sul traguardo raggiunto: “E’ molto bello, è stata un’emozione forte, è un motivo d’orgoglio per me perché sono cresciuto con questa maglia. Aver raggiunto un obiettivo così importante non è da tutti, è stato un percorso bellissimo, spero di fare tante altre partite”.
Sulla prima volta a Milanello: “C’è ancora una foto qui, borsa in spalla, è stato bellissimo. Passare dal Vismara a Milanello era comunque un passaggio successivo per la carriera, eravamo a contatto con i ragazzi della prima squadra”.
Sull’aggregazione alla prima squadra: “Non me lo aspettavo, non era sicuro che io restassi ai tempi di Mihajlovic. Ero partito in ritiro con loro, dopo aver fatto bene il mister venne a parlarmi dicendomi che ero stato confermato perché era molto contento di quello che avevo fatto”.
Sul cambiamento del Milan: “E’ stato un percorso di crescita molto lungo, anche lo spogliatoio strutturalmente è cambiato molto. Nel giro di pochi anni sono cambiate tante cose, ogni mister voleva cose differenti. E’ normale all’interno di una squadra come il Milan”.
Sulla squadra: “In un momento in cui stiamo facendo bene tutti è fondamentale che ci siano più giocatori all’interno della rosa, non è un caso che stiamo facendo bene da tanti mesi, fa parte del lavoro che abbiamo svolto in questo periodo. E’ un percorso che dobbiamo continuare a portare avanti”.
Su Pioli: “Il mister non poteva essere con noi ma ci sentivamo lo stesso, ci chiamava, ci scriveva messaggi, ci videochiamava con riunioni di gruppo. E’ stato più vicino possibile e la squadra ha risposto bene”.
Sull’ambientamento dei giocatori: “I ragazzi che sono qui da più tempo aiutano i nuovi nell’inserimento in un contesto come il Milan, non è facile per tutti. Il periodo positivo della squadra aiuta a legarsi ulteriormente dentro e fuori dal campo”.
Su come si è sempre sentito al Milan: “Ho una famiglia che mi è sempre stata vicino, mi segue quando ho bisogno, amici che si fanno sempre sentire, li sento vicini. Essendo cresciuto qui al Milan comunque è stato facile, mi sono sentito a casa dal primo giorno in cui ho indossato questa maglia”.