Paolo Maldini è intervenuto ai microfoni di Sky Sport nel prepartita di Lille-Milan. Le sue parole:
Su Maradona: “E’ dura per chi ama il calcio e per chi ha giocato con e contro di lui ha visto sparire una parte della sua infanzia. Ci sono tante immagini che stanno girando in queste ore, una emblematica è l’amichevole che gioca ad Acerra su un campo terribile di fango: questa immagine andrebbe fatta vedere a quei giocatori di oggi che si lamentano adesso dei campi. Diego l’ho sentito per messaggio recentemente, sembrava stesse meglio. In campo è stato un avversario incredibile, è difficile vederlo come un nemico. Tu potevi picchiarlo per tutta la partita, ma non si lamentava mai. Ha portato tanta gioia al calcio. E’ stato un personaggio controverso, gli si può dire qualsiasi cosa, ma per chi ama il calcio sarà un’icona per sempre”.
Sul Napoli e Maradona: “Era il nostro avversario principale, c’era grande rivalità in quegli anni. Erano una grande squadra, con grandi giocatori, ma lui alzava il livello perché era ed è forse il migliore di giocatore di sempre”.
Su Lille-Milan: “La consapevolezza ce l’abbiamo, questo non vuole dire che siamo perfetti. Incontriamo una squadra forte, sappiamo com’è finita all’andata, ma noi dobbiamo puntare ad ottenere il nostro obiettivo, cioè il passaggio del turno. Abbiamo lottato troppo per non passarlo, è stata una lunga rincorsa, non possiamo buttare via la qualificazione dopo aver vinto le prime due partite”.
Su Ibra: “Il Milan è non solo Zlatan. Lui ci ha fatto fare la svolta, ma questa squadra ha tante altre cose buone. Siamo cresciuti grazie a lui, ma abbiamo già dimostrato di essere competitivi senza di lui. Stasera ci mancano anche Leao e Saelemaekers, ma possiamo sopperire queste assenze”.
Sul gruppo: “Dobbiamo migliorare. Stasera non è decisiva, ma è importante per passare il turno. La squadra è cresciuta, siamo arrivati a questo punto con tante cose positive. Abbiamo già fatto tanto, ma è chiaro che per ottenere cose importanti dobbiamo fare ancora tanto”.
Sul gol di Maradona contro il Milan nel 1986: “In quel gol, Galli l’ha toccata e non mi ha permesso di prenderla. I gesti tecnici di Diego erano incredibili. Durante il riscaldamento guardavamo tutti cose faceva Maradona”.