Tra gli scopritori di talenti Pantaleo Corvino ha un posto d’onore. Vucinic, Bojinov, Jovetic, l’emergente Vlahovic (per restare alle punte): sono tante le gemme scovate all’estero. Il direttore generale dell’area tecnica del Lecce è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport a proposito di Jens Petter Hauge.
“Da tempo seguivo i tornei scandinavi per cercare opportunità a basso costo nei cosiddetti campionati alternativi. Così ho visto più volte all’opera Hauge nel Bodoe e mi ha colpito per le sue caratteristiche: in quella fase cercavo un’ala di qualità per il 4-3-3. Tant’è vero che ad agosto ho offerto due milioni al club norvegese attraverso il suo agente Atta. E il dialogo era in pieno corso. Poi, è arrivato il Milan e mi fa piacere che Jens Petter abbia colto un’opportunità così importante per la sua carriera“.
“In rapporto all’età (vale a dire 21 anni appena compiuti) è già uno specialista nel ruolo. Predilige il piede destro e ama giocare a sinistra: in quella zona di campo è sempre pericoloso. Sia perché vede la porta ed è efficace in zona-gol, ma anche perché riesce a servire molti assist ai compagni. È veloce e completo, e ha una forza fisica che gli permette di essere molto resistente. Insomma, ha tutto ed è già pronto per esprimersi anche ad alto livello”.
“È un bene per lui confrontarsi subito al top. Dalle informazioni che ho raccolto in questi mesi posso dire che ha già tanta personalità. Per questo può sopportare bene l’inserimento nel nostro calcio. Al fianco di Ibrahimovic può solo imparare, ma di certo può giocarsi una maglia da titolare con i suoi compagni di reparto più giovani. È questione soltanto di tempo: Jens Petter merita fiducia e non deluderà nessuno. Del resto a San Siro ha già fatto vedere quanto vale da avversario, è solo l’inizio. Scommetto che farà una grande carriera”.
This post was last modified on 16 Novembre 2020 - 12:32