“O mia bela Madunina che te brilet de lontan tuta d’ora e piscinina ti te dominet Milan. Sotta a ti se viv la vita se sta mai con i man i man”
Si, è così. Proprio come rimbombano forti e fiere le strofe scritte dal grande Giovanni D’Anzi nel lontano 1934, sotto la Madonnina che brilla fiera sul Duomo di Milano si vive una vita frenetica, senza sosta. Questa vita frenetica, però, sabato alle 18.00 darà circa due ore di tregua ai cittadini di Milano e a tutti i tifosi di Milan e Inter, che potranno gustarsi un derby insolito visto lo stadio vuoto causa Covid-19, ma di alta classifica.
Il diavolo, finalmente, dopo anni bui è tornato ad essere una squadra di calcio matura, o quasi, che a tratti sa anche divertire. Inutile fare i soliti riferimenti a Zlatan Ibrahimovic e Stefano Pioli. Inutile perché è chiaro quanto il loro lavoro sia stato utile per tutto l’ambiente Milan. Non è un caso se i rossoneri vengono da diciannove risultati utili consecutivi, con diverse prove di carattere. Carattere che in casa Milan mancava da troppi anni. Sabato, però, arriva il primo grande appuntamento della stagione: il derby di Milano. Non sarà una semplice partita da tre punti, perché sfide come queste possono condizionare emotivamente il proseguo della stagione per gli uomini di Pioli. L’ambiente lo sa, lo percepirà ancora di più in queste ultime ore visto il rientro a Milanello dei tanti giocatori impegnati con le rispettive nazionali.
Al momento le chiacchiere stanno a zero. Soltanto il campo, tra poco più di 72 ore saprà dirci a che punto è la crescita di questo giovane e talentuoso Milan. Il prato verde della “Scala del calcio” ci dirà se il diavolo è un leone ancora cucciolo o un mammifero carnivoro già maturo capace di giocarsela con chiunque.
This post was last modified on 15 Ottobre 2020 - 15:03