Diogo Dalot è stato intervistato da Milan TV alla vigilia di Udinese-Milan. Ecco le sue parole:
Sull’ambientamento al Milan:
“Se hai un buon feeling dentro il campo, è molto probabile che avrai un buon feeling anche fuori dal campo. Mi sono sentito molto bene fin da subito qui al Milan, non sapevo come sarebbe stato giocare insieme ai miei compagni ma mi sentivo a mio agio e con molta fiducia. Anche nello spogliatoio a parlare con tutti specialmente perché abbiamo molti giocatori giovani, siamo una squadra giovane con ragazzi che vogliono sempre lavorare e mi piace molto questo tipo di mentalità, in più mi hanno dato un benvenuto fantastico”.
Sul Milan:
“Quando arrivi in un club come questo entri a Milanello e vedi tutta la storia, le foto dei giocatori che hanno giocato qui, e inizi a immaginare di voler far parte di quella storia, sogni che un giorno ci sarà anche una tua foto con le generazioni future che ti guardano come io adesso guardo Rui Costa, Pirlo e tutti gli altri, anche Maldini. Questo è ciò che credo, e voglio pensare che tutti i giocatori che indossano questa maglia la pensino allo stesso modo. Per me è stato così, appena sono arrivato ho iniziato a immaginare e sognare di farne parte anch’io”.
Sul cross per Leao di giovedì:
“Se vuoi un esempio di come faccio i cross basta guardare Quaresma. È il re della “Trivela”, il modo in cui faccio i cross, è una cosa che allena fin da quando ero piccolo. Non sono bravo quanto lui a fare questo gesto tecnico ma ogni volta che gioco a sinistra cerco di farlo un paio di volte perché mi aiuta, dato che uso il mio piede preferito e riesco ad essere più preciso. In quel momento il pallone era nella posizione giusta per essere colpito di destro. Ho avuto un paio di secondi per decidere e Leao era nella posizione giusta”.
Su Leao:
“Con lui è facile perché ci capiamo facilmente, so che è un giocatore che vuole la palla sulla corsa e ho sentito la sua voce. Se guardate il replay non ho neanche guardato molto in area per vedere dove fosse, ho immaginato dove sarebbe stato e per fortuna era nel posto giusto per segnare”.
Su Romagnoli e Kjaer:
“Giocare con i nostri due centrali ci dà molta fiducia, non sono solo due leader tecnici, ma anche a livello comunicativo, parlano sempre, vogliono che tu sia sempre al posto giusto. Giocare con due centrali che comunicano sempre, specialmente per un terzino, con loro che ti parlano sempre, ti rende la vita molto più facile perché a volte ci troviamo fuori posizione ma con la loro visione totale del campo da dietro riescono a vedere ogni giocatore. È fantastico avere due centrali come loro che sono bravi in tutto: la comunicazione, la leadership e il gioco. Sono fantastici”.
Sui dettami di Pioli:
“Anche prima dell’allenamento di oggi (ieri, ndr) abbiamo avuto una conversazione di gruppo, stiamo andando tutti nella stessa direzione. Il Mister ci ha detto che dobbiamo continuare pensando ad una partita per volta, ma che non dobbiamo rilassarci o essere soddisfatti di ciò che abbiamo fatto perché sappiamo che anche con i risultati raggiunti possiamo ancora migliorare. Dobbiamo continuare a lavorare su tante cose e dobbiamo tenere alte le motivazioni, se continuiamo così e restiamo concentrati possiamo fare grandi cose in questa stagione”.
Sulla sfida di domenica:
“L’Udinese è una squadra molto preparata a livello tattico, sono molto pericolosi nelle ripartenze. Credo che sia la tipica squadra italiana e dovremo farci trovare pronti, concentrandoci completamente sull’avversario, ma credo che la cosa più importante sia approcciare nel modo giusto la gara. Avremo il tempo per preparare la gara ma sappiamo che sarà una partita molto dura su un campo difficile contro una buona squadra”.
This post was last modified on 31 Ottobre 2020 - 21:52