Torna a parlare l’ ex direttore sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli, l’ ultimo ad aver fatto firmare il rinnovo a Donnarumma nell’ estate del 2017. Intervistato dal Direttore Fabio Ravezzani durante la trasmissione serale su Telelombardia, racconta com’è complesso trattare con Mino Raiola.
“Trattare con Raiola è veramente difficile, è uno dei migliori al mondo e gli piace anche fare lo show: riesce a ottenere il massimo, sia per i propri assistiti che per se stesso.”
Sulla complicata trattativa del 2017: “Il mio primo incontro con Raiola per Donnarumma durò cinque minuti: mi disse che non aveva rinnovato con il suo amico Galliani e che quindi non era possibile rinnovare con noi, visto che non ci conosceva. Le alte commissioni? Qualsiasi agente si affida alle commissioni, quando si tratta di spostare giocatori si utilizza sempre questa parola, specie con i parametri zero. Abbiamo cercato in tutti i modi di difendere il nostro club, pensavamo fosse giusto così, le commissioni non devono essere qualcosa di oneroso per la società. Quando Raiola chiede, chiede tanto, non una sola cosa. La clausola rescissoria noi riuscimmo a toglierla.”
Sulla possibilità che la dirigenza attuale riesca a far rinnovare Gigio: “Le difficoltà ci sono oggi così come c’erano ieri. Quando c’eravamo noi era più difficile perché eravamo appena arrivati e c’era subito questa grana, mancava poco alla scadenza del contratto. Mi meraviglio che il Milan, che aveva tanto tempo per chiudere, si sia ridotto a trattare quando mancano nove mesi alla scadenza: un conto è affrontare una problematica così, con un agente difficile, quando mancano tre anni alla scadenza, un altro è affrontare una problematica del genere a pochi mesi dalla scadenza del contratto. Raiola, a mio avviso, è stato bravo e oggi ha a disposizione un calcio di rigore senza portiere: comunque vada avrà vinto, farà un gran colpo che il rinnovo si faccia o meno.”
Sul valore di Donnarumma: “Si tratta dei portieri più forti al mondo. Non vale meno di cento milioni. Cederlo adesso, in una situazione del genere, sia complicato. Penso possa far male al club. Se oggi cedi Donnarumma, un club sa che il giocatore può firmare a zero a gennaio e la cifra si abbassa”.
L’importanza della famiglia: “Tre anni fa venne a crearsi una situazione complicata, ma la famiglia rimase vicina al ragazzo. Spero accada la stessa cosa anche stavolta.”