Milan, la priorità è tornare ad essere grandi… i più grandi di tutti

Tornare ad essere grandi, i più grandi di tutti, come storia e tradizione insegnano. Il diavolo ha salito un gradino alla volta, sono stati anni difficili, probabilmente il periodo più lugubre della storia della società meneghina. Adesso, però, bisogna ricominciare ad essere il Milan, far tremare gli avversari nel tunnel di San Siro, tornare in Champions League, salire un altro gradino ancora, per poi tornare ad alzare i trofei al cielo, come d’abitudine.

Il finale di campionato 2019-2020, concluso poco più di una settimana fa, dopo diversi anni ha riportato entusiasmo e fervore nei cuori dei tifosi milanisti. La squadra ha vinto, ha divertito, si è guadagnata un posto ai preliminari di Europa League e mister Pioli ha rinnovato il suo contratto fino al 2022. I presupposti per ripartire da dove si è finito ci sono tutti, ovviamente, bisognerà intervenire sul mercato per colmare definitivamente il gap con le prime squadre della classe. Parlare di scudetto è un’utopia, o poco mi manca, ma tornare in Champions League significherebbe tanto, tantissimo, sia per le casse della società di via Aldo Rossi che per il simbolo Milan nel mondo.

Tornare grandi adesso è diventata una priorità. Per vincere non c’è bisogno degli effetti speciali, basta scegliere le persone giuste, ricordarsi che cosa vuol dire A.C. Milan e dare tutto per questa gloriosa maglia. Allora forza, proprio come recitava lo striscione che campeggiava in Curva Sud qualche anno fa: “Un anno di rabbia per tornare grandi!”

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